17 apr 2021

PLASTICA NEWS: ALLARME PLASTICA, ASFALTO CON POLIMERI, LAMPADA DIRECT 3D, PLASTICA GREEN RECYCL-IN, BOMBA SEASPIRACY

Plastica news della settimana, dal 12 al 16 aprile 2021. Scopriamole insieme per tenerci aggiornati sul mercato della plastica, dall'allarme plastica all'asfalto con polimeri, dalla lampada Direct 3D alla plastica green Recycl-In, al film-verità Seaspiracy di Netflix. Cinque giorni con tante novità da scoprire e condividere con PlasticFinder.

 

9 TRASFORMATORI EUROPEI SU 10 A CORTO DI PLASTICA: L'ALLARME DI EuPC

Il 90% dei trasformatori europei hanno difficoltà nel reperire materie prime plastiche. A mancare soprattutto commodities come polipropilene, polietilene e PVC, oltre ad additivi per la produzione di compounds e prodotti in plastica. Nove aziende su dieci, dunque, sottolineano il forte impatto su filiere e mercati finali che utilizzano manufatti e componenti plastici. Il rischio, in sintesi, è quello di dover fermare alcune attività produttive, perfino in campo alimentare o farmaceutico. È l'allarme che arriva da EuPc, l'associazione europea delle aziende che trasformano materie plastiche. «Le gravi perturbazioni del mercato che stiamo sperimentando in tutta Europa - denuncia Alexandre Dangis, direttore Eupc - sono un sintomo dello squilibrio strutturale, a livello continentale, tra la produzione locale e la domanda di materie prime e additivi. Senza il ripristino di questo equilibrio, è molto probabile il ripetersi periodico di gravi interruzioni della filiera, che interesseranno anche i settori finali».

 

ANCHE L'ASFALTO RICICLA I POLIMERI: DURA DI PIÙ ED È SOSTENIBILE

Anche l'asfalto ricicla i polimeri grazie all'accordo tra Iren e Mapei. Si fa sempre più strada (è proprio il caso di dirlo) una tecnologia innovativa che consente l'utilizzo di polimeri termoplastici, provenienti da processi di riciclo, per produrre conglomerati bituminosi con cui realizzare pavimentazioni stradali più durature e sostenibili. Un impiego di plastiche riciclate da rifiuti post-consumo e materie prime seconde che va nella direzione di una «multicircle economy, la nostra visione industriale a lungo termine focalizzata sull'uso consapevole ed efficiente delle risorse» spiega Massimiliano Bianco, amministratore delegato Iren. Un approccio circolare alle pavimentazioni stradali che consente di recuperare il plasmix, quell'insieme di plastiche eterogenee incluse negli imballaggi post-consumo, non recuperate come singoli polimeri. «L'utilizzo – commenta Marco Squinzi, ceo Mapei - di tecnologie innovative per interventi più risolutivi e più duraturi per estendere la vita delle strutture, sia nel nuovo che nel ripristino, deve diventare un impegno condiviso nell'ambito delle infrastrutture e dell'edilizia».

 

LA "LUMINOSA" SECONDA VITA DELLA PLASTICA SECONDO DIRECT 3D

La plastica può avere una splendida seconda vita. Ne è un luminoso (è proprio il caso di dirlo) esempio la lampada realizzata da Direct 3D. La bella squadra di lavoro messa in piedi da Paolo Legnani ricorre a un processo innovativo per creare nuovi oggetti con la stampa 3D, utilizzando granuli di polistirene riciclato anziché filamenti. Il risultato, in questo caso, è una splendida lampada disegnata da Nicolò Mongelli. Siamo particolarmente lieti di parlarne perché i granuli utilizzati provengono proprio da PlasticFinder. La plastica che non serviva più a qualcuno (e che sarebbe stata eliminata) ha di nuovo acquistato valore, trasformandosi in qualcosa di diverso. È davvero un piacere poter contribuire alla rinascita di materiale già utilizzato. Amare davvero la plastica significa anche cercare di evitare ogni forma di spreco. Viva l'innovazione.

 

RECYCL-IN, LA PLASTICA GREEN CHE ASSORBE FINO AL 30% DI MATERIALE RICICLATO SENZA PERDERE DI QUALITÀ

È possibile allungare potenzialmente all'infinito il ciclo di vita della plastica? Eccola, la domanda delle domande. L'obiettivo al quale tendere. E sono sempre di più le aziende che provano ad aumentare costantemente la percentuale di plastica riciclata che si riesce a generare da prodotti già utilizzati. È il caso di Ineos, multinazionale del settore della chimica dei polimeri, che ha dato vita a un nuovo tipo di materiale ad alta tecnologia, in grado di assorbire fino al 30% di "pcr" (plastica da riciclo post consumo) senza perdere in qualità. Il risultato è Recycl-In, una plastica green con cui si fabbricano i tappi di bottiglia ma che serve anche per creare l'isolante dei cavi elettrici, cartucce, flaconi, componenti per l'automotive e tessuti sintetici. «Di norma il riciclo fa perdere posizioni nella catena del valore – spiega Andrea Vittone, amministratore delegato dell'impianto Ineos di Rosignano a La Repubblica –. Dal recupero dei tappi di bottiglia di un'acqua minerale di marca, ad esempio, in genere posso ricavare materiale per un flacone di olio meccanico. Poi posso farne coperchi per contenitori di nafta. Alla fine del ciclo quella plastica è inutilizzabile. Quello che invece stiamo cercando di fare qui è ricreare il prodotto originale partendo da un rifiuto. Ad esempio, una bottiglietta di gel igienizzante da quella che abbiamo appena buttato nel cestino». 

 

NETFLIX'S SEASPIRACY: 46% OF PLASTIC IN ONE PACIFIC OCEAN AREA IS FISHING NETS

"46% of the the Great Pacific Garbage Patch (aka GPGP) is discarded fishing nets, which are far more dangerous for marine life than our plastic straws," reveals environmentalist George Monbiot, as he tells us the other side of the truth in Netflix's Seaspiracy film. He maintains that if current fishing trends continue, we will see virtually empty oceans by the year 2048. The 2018 study "Evidence that the Great Pacific Garbage Patch is rapidly accumulating plastic" claims that "fishing gear is mostly ‘thick'" meaning that ‘this trash fragments much more slowly and is also very buoyant; a prime candidate to hang around in the GPGP." Other "thin" plastic, such as bags and straws, tends to disintegrate and sink to the sea bed. Ali Tabrizi, the 27-year-old director of Seaspiracy, says that a global campaign to ban the use of plastic straws "was like trying to save the Amazon rainforest and stop logging by boycotting toothpicks." Plastic straws only account for 0.03% of ocean plastic. The statistic is sourced to two studies highlighted in the film, one by Jenna Jambeck, at the University of Georgia, and another by two Australian scientists Denise Hardesty and Chris Wilcox. When we speak about plastics we must pay attention to the truth.



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