05 giu 2021

MANIFESTO DANONE, PLASTICA MONOUSO, CAPI IN POLIETILENE, CONFUSIONE DIRETTIVA UE, 12 KEY TRENDS

DANONE LANCIA IL SUO MANIFESTO CIRCOLARE

Un manifesto per impegnarsi a lavorare a favore di un'economia sempre più circolare. Bella l'iniziativa lanciata da Danone e denonimata Zero³. Bella perché, tra le altre cose, ha un orizzonte ampio basato su tre pilastri: ridurre l'emissione di gas nocivi, gli sprechi alimentari e la plastica in natura.  «Già da anni portiamo avanti un dialogo costruttivo con i nostri partner e stakeholder – spiega Alberto Salvia, amministratore delegato di Danone, al Corriere della Sera – con questo programma vogliamo porci degli obiettivi quantificati da perseguire con scadenze ben precise. Dove possibile vogliamo portare a casa risultati già nel 2022».  Chi vuol davvero impegnarsi per l'ambiente non può pensare di nascondersi soltanto dietro l'etichetta fuorviante del plastic free. Servono progetti coinvolgenti e ambiziosi, in cui l'attenzione nei confronti della plastica (che significa stop agli sprechi e impegno massimo sul riciclo) è soltanto uno dei molteplici fattori su cui lavorare se si ha a cuore l'ambiente: brava Danone.

 

LA UE DICE STOP ALLA PLASTICA MONOUSO

Eccolo l'elenco dei prodotti in plastica monouso che verranno banditi da tutti i Paesi dell'Unione europea a partire dal 3 luglio, termine entro il quale dovranno essere recepite le linee guida contenute nella direttiva emanata dalla Commissione europea: posate, piatti, bicchieri, palette, tazze, cannucce, contenitori per alimenti e bevande in polistirolo espanso, bastoncini cotonati per le orecchie, bastoncini per palloncini, tutti i prodotti realizzati con plastiche oxo-degradabili. Per quanto riguarda altri prodotti (come i bicchieri di carta con uno strato di plastica, attrezzi da pesca, sacchetti di plastica monouso, bottiglie, contenitori per bevande e alimenti dedicati al consumo immediato, pacchetti e involucri, filtri per il tabacco, articoli sanitari e salviettine umidificate) si richiede più genericamente una limitazione dell'uso o una riduzione del consumo. Per l'industria italiana si tratta di un passaggio molto delicato, che imporrà una revisione, in alcuni casi radicale, dell'organizzazione della propria attività. Bisogna accelerare ancora di più sul riciclo, noi di PlasticFinder da anni siamo impegnati in questo percorso. La plastica è preziosa, ognuno faccia la sua parte.

 

QUANTO È FASHION LA PLASTICA RICICLATA CON I CAPI IN POLIETILENE

La plastica riciclata? È anche fashion. Capi di abbigliamento e tessuti? Si fanno in polietilene riciclato. L'inedita proposta coinvolge CDC Studio, startup toscana del settore moda della provincia di Pisa, e Aliplast, azienda parte del gruppo Hera specializzata in raccolta, recupero e rigenerazione della plastica. Aliplast fornisce film in polietilene alla startup CDC Studio, che provvede a trattarlo in modo da conferire quelle caratteristiche che lo rendono adatto all'uso in ambito sartoriale. Il polietilene diventa, quindi, un tessuto ad alta vestibilità, confortevole, piacevole al tatto ma soprattutto fortemente sostenibile. Può, infatti, essere ancora recuperato e riciclato una volta che il capo di abbigliamento viene dismesso. L'utilizzo del film in polietilene riciclato prodotto da Aliplast permette di ridurre di oltre il 50% le emissioni di anidride carbonica rispetto all'impiego di un film in plastica vergine. È bello scoprire che sempre più aziende italiane fanno squadra e rafforzano i criteri della sostenibilità e del riutilizzo della plastica.

 

RICICLABILI SÌ, BIODEGRADABILI NO: POCA CHIAREZZA NELLA DIRETTIVA UE SULLA PLASTICA MONOUSO

Plastica monouso, dall'Unione europea arriva la black list. Ma è la stessa direttiva Ue a fare poca chiarezza. Consentito, per esempio, l'uso di plastica riciclabile ma non quello di plastica biodegradabile.  Si tratta di una direttiva «assurda» - la posizione del governo italiano - che fornisce «una definizione di plastica stranissima e cioè che va bene solo quella riciclabile. Tutte le altre, anche se sono biodegradabili o sono additivate di qualcosa, non vanno bene». Una decisione, quella europea, che sembra contrastare proprio quegli investimenti pianificati dalla stessa Ue per lo sviluppo di plastiche biodegradabili. Posizione miope o decisione consapevole? Bene orientarci verso il riuso e abbandonare comportamenti non virtuosi, incentivando la riduzione dei rifiuti usa e getta. Ma, così com'è, l'applicazione della direttiva Ue rischia di colpire forte interi settori dell'industria italiana. Ha tutta l'aria di una crociata anti plastica a prescindere, che chiude la porta a qualsiasi soluzione basata su materiali riciclabili o rinnovabili.

 

12 KEY TRENDS SHAPING THE FUTURE OF THE WORLD

What are the key trends shaping our future in the coming months that will have the greatest potential to transform the world over the next decade? Plastic recycling is one of the 12 key technologies, according to Foresight 2021 by Lux Research. Autonomous vehicles, natural language processing, AI-enabled sensors     , bioinformatics, green hydrogen, shared mobility, alternative proteins, 3D printing, materials informatics, precision agriculture, and synthetic biology are the other technologies. "Innovations that can convert plastic waste into a variety of valuable products, enabling a circular economy and avoiding pollution," says Charles Willard, analyst at Lux Research. "Concerns about plastic waste from consumers and regulators have only grown, and major consumer product companies from food to apparel have made commitments to increase recycling rates and usage of recycled content. Innovations that can convert waste into higher-value products are in high demand to meet the challenge," adds the chemical and biological engineer based in Boston. According to the latest study published by Lux Research, 15% of the 6 commodities mainly used in the world, namely PET, HDPE, LDPE, PP, PVC and PS, will be "green" (recycled or biosourced) by 2030. A recycling rate of 60% should be achieved for PET worldwide by 2030. However, the company predicts that less progress will be made for PS and PP in the same time period. By 2030 73 million tonnes of PET, HDPE, LDPE, PP, PVC and PS should be recycled each year worldwide. According to Lux Research, this means that 42 million tonnes of recycled plastics could be placed on the market each year from then on.


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