19 feb 2022

CONFLICT IN UKRAINE, MASCHERINE, OLDRATI GROUP, MIXCYCLING, PLASTICSEUROPE ITALIA

Plastica news della settimana dal 14 al 19 febbraio 2022. Scopriamole insieme per tenerci aggiornati sul mercato della plastica.

 

WHAT CONFLICT IN UKRAINE WOULD MEAN FOR OIL, GAS AND FOOD

"Tensions over Ukraine are driving up prices of raw materials key to the global economy, and piling pressure on governments already struggling with surging inflation," write Isis Almeida, Mark Burton and Megan Durisin at Bloomberg. "Crude oil is approaching $100 a barrel and gas in Europe surged a few days agoAluminum is heading toward a record high and palladium has risen this year, while wheat continues to gain", add the journalists. The crisis "could spawn a butterfly effect, sending commodity prices spiraling higher as supply woes multiply," analysts at Bloomberg Intelligence said in a recent report. "Sanctions could usher in shortages of food and energy, causing prices of both to soar." Russia is a major supplier of key raw materials. "One of the biggest impacts so far has been on Europe's gas markets. A major casualty could be even higher food prices. Ukraine and Russia together are heavyweights in global wheat, corn and sunflower oil trade, leaving buyers from Asia to Africa and the Middle East vulnerable to more expensive bread and meat if supplies are disrupted", writes Almeida, Burton and Durisin. Traders are also weighing the risk of disruption to Russian exports of metals including aluminum, nickel, palladium and steel, even as analysts stress that targeting Russian producers directly with sanctions would be a major own-goal for the West. U.S. sanctions against United Co. "Any disruptions to oil flows from Russia could easily send prices rallying. JPMorgan's analysts have even tested the possibility of a spike to $150Prices in London are approaching $100 a barrel. Additional sanctions on top of those already affecting Russia's oil industry could take oil higher much more quickly", say Almeida, Burton and Durisin.

 

MASCHERINE? RICICLARLE È POSSIBILE. PRENDE QUOTA IL PROGETTO DEL POLITECNICO DI TORINO

Da problema, a opportunità. Le mascherine in questi due anni di pandemia sono state ovviamente utilissime ma hanno creato un po' di difficoltà per quanto riguarda il loro fine vita. Per fortuna c'è chi cerca sempre nuove ricette per superare ogni ostacolo. È il caso ad esempio di Daniele Battegazzore, ricercatore del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia del Politecnico di Torino, che da mesi sta provando a realizzare il prototipo di un processo per trasformare le mascherine usate in nuovi oggetti. Grazie ai granuli ottenuti dalle mascherine attraverso diverse tecnologie di trasformazione, con l'aggiunta di additivi, si potrebbe ottenere un filo utile per produrre oggetti con stampante 3D, si legge in un articolo di La Repubblica. «Abbiamo provato in piccoli diversi metodi e i risultati per riciclare le mascherine sono decisamente interessanti – spiega il ricercatore –. Potenzialmente, si potrebbero ottenere oggetti di vario tipo, per esempio porta matite, tastiere del computer o altro, utili per le scuole». Le soluzioni, come sempre, arrivano, bisognerà però lavorare sodo anche per organizzare al meglio la fase, decisiva, della raccolta.

 

PARLA BERGAMASCO LA GOMMA RIGENERATA: OLDRATI GROUP PIONIERE NELLA TRASFORMAZIONE DEI POLIMERI

La gomma rigenerata sostenibile parla bergamasco. Si tratta di Ogreen, progetto di Oldrati Group che si conferma pioniere nel settore della trasformazione dei polimeri. Grazie a un processo basato sulla termomeccanica è, infatti, possibile rigenerare la gomma e ottenere un prodotto con performance paragonabili al materiale originale ma con un impatto ambientale ridotto.  «Dopo anni di ricerca, sviluppo e investimenti importanti - spiega Manuel Oldrati, ceo del gruppo bergamasco - abbiamo creato la prima gomma rigenerata ad alte performance che permette di limitare la produzione di rifiuti e il consumo di materia prima vergine, con conseguente riduzione delle emissioni di CO2. Negli anni abbiamo affinato processi dal punto di vista sia tecnologico che metodologico, permettendo di offrire ottimi livelli di performance ai nostri clienti. Attualmente la capacità industriale permette di rigenerare circa 1.200 tonnellate di gomma all'anno, con una conseguente riduzione dell'impatto ambientale: un'importante evidenza di come innovazione e competenze possano dar vita a soluzioni concrete per la salvaguardia del pianeta». Avanti così. 

 

L'UNIONE (DEGLI SCARTI) FA LA FORZA: LA STARTUP CHE TRASFORMA RESTI DI TAPPI E LAVANDA

Produrre significa (anche) creare materiale di spreco. Dare valore, e quindi nuova vita, ai residui di lavorazione è uno dei grandi temi dell'economia circolare. Bello l'esempio di una realtà di Breganze, in provincia di Vicenza, che produce tappi in sughero e in plastica da oltre 50 anni e che era in cerca di soluzioni al problema della grande quantità di scarti di lavorazione che venivano generati. Da qualche tempo era già stata avviata la produzione di miscele tra farine naturali e polimeri per avviare un processo di riciclo, ma la lampadina giusta si è accesa vedendo i resti di lavorazione di un'altra azienda in cui si lavoravano lavanda e camomilla. Dalla suggestione di utilizzare più resti di lavorazione è nata Mixcycling, una startup per la realizzazione di una plastica profumata perfettamente riciclabile che potrebbe essere usata, ad esempio, per produrre packaging nel settore cosmetico. «Io e mio fratello Amedeo - racconta a La Repubblica Gianni Tagliapietra - siamo convinti che per essere sostenibile dal punto di vista economico un'azienda deve esserlo anche dal punto di vista ambientale, soltanto così può sopravvivere nel proprio territorio, soprattutto ora che la gente è informata e chiede giustamente conto di quanto facciamo». 

 

CAMBIO AI VERTICI PER PLASTICSEUROPE ITALIA: STEFANO SOCCOL È IL NUOVO PRESIDENTE

Cambio ai vertici per il PlasticsEurope Italia, l'associazione di Federchimica che rappresenta i produttori di materie plastiche. Stefano Soccol è il nuovo presidente: ha ricevuto il timone da Mario Ceribelli. Laureato in ingegneria chimica al Politecnico di Milano, attualmente Soccol ricopre il ruolo di direttore della divisione Polyethylene & Intermediates di Versalis e dal 2019 è componente del consiglio direttivo di PlasticsEurope Italia. «È di vitale importanza - commenta il neo presidente - affermare il contributo indispensabile delle plastiche per affrontare la transizione ecologica, che potrà realizzarsi in modo concreto anche grazie ai nostri materiali e alle tante attività portate avanti dalle aziende del settore per un'economia sempre più circolare». Congratulazioni e buon lavoro da tutto il team di PlasticFinder.


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