20 nov 2021

RIVER CLEANING, BASF, CAPGEMINI, ALPLA, SOURCES ALMA

Plastica news della settimana, dal 15 al 19 novembre 2021. Scopriamole insieme per tenerci aggiornati sul mercato della plastica.

 

RIVER CLEANING PLASTIC, LA SOLUZIONE MADE IN ITALY

Pulire i fiumi dai rifiuti di plastica galleggianti. Lo fa River Cleaning Plastic and Oil, il sistema modulare di barriere intelligenti che agisce direttamente sui corsi d'acqua. I rifiuti plastici che arrivano agli oceani – spiega il portale dell'azienda di Cassola in provincia di Vicenza – stanno formando delle vere e proprie "isole di plastica". La più grande attualmente è la Pacific garbage patch: «Le sue dimensioni sono come quelle di Spagna e Portogallo messe assieme. Un detrito di plastica raggiunge gli oceani attraverso i fiumi, per raggiungere queste "isole di detriti galleggianti" impiega venti anni». È necessario, dunque, agire sul problema prima che tutto ciò possa succedere. Come? Agendo sui fiumi prima che questi rifiuti escano. «La soluzione che abbiamo studiato insieme a un team di professionisti – scrive River Cleaning – è a basso impatto ambientale, modulare e in grado di adattarsi a qualsiasi corso d'acqua. Nello studio di questo progetto, sono stati eseguiti: test di simulazione fisica mediante software e sono stati costruiti e testati prototipi per verificarne la funzionalità». Il sistema River Cleaning è costituito da una serie di dispositivi galleggianti, posizionati diagonalmente sul corso del fiume: così posizionati permettono di intercettare i rifiuti plastici e trasportarli sulla riva del fiume, in una speciale area di stoccaggio. La struttura dei dispositivi consente, infatti, di deviare i rifiuti che arrivano, trasferendoli da un dispositivo all'altro fino al raggiungimento dell'area di stoccaggio, posizionata nella riva a qualche metro di distanza. L'attività del sistema permette di intercettare i rifiuti in piena efficienza e sicurezza. River Cleaning raccoglie l'energia per il suo funzionamento direttamente dalla forza della corrente del fiume: per questa ragione non ha bisogno di energia ausiliaria e non produce alcun tipo di rifiuto.

 

LA PLASTICA? AIUTA AMBIENTE E PIL. IL CASO BASF E PLASTICFINDER

La plastica? Può aiutare ambiente e Pil. Interessante la riflessione di Lorenzo Bottinelli, amministratore delegato Basf Italia, su Formiche.net. «La plastica, che da tempo si porta dietro la percezione di essere un materiale problematico - commenta Bottinelli - è in realtà un prodotto tecnologico fondamentale per la sostenibilità ambientale, di cui non si può fare a meno, come peraltro anche la pandemia ci ha insegnato. Basta guardare ai prodotti medicali. Se c'è un tema plastica, riguarda il suo fine vita. Lì, in quel momento, se non correttamente gestita, la plastica può diventare un problema per l'ambiente. Noi pensiamo che dal fine vita della plastica si possano ottenere delle grandi opportunità, soprattutto in termini di ricchezza, posti di lavoro e salvaguardia dell'ambiente. Basti pensare che l'Italia è già oggi tra i primi Paesi al mondo per il riciclo e questo è un vantaggio».  Fin dall'inizio anche PlasticFinder promuove l'economia circolare certificata: aiutare l'ambiente nel rispetto delle normative è il nostro motto. Lo dimostra l'approccio Certified Circular Plastic®: la certificazione conferita da CSI Cert (gruppo IMQ) consente alla nostra piattaforma di qualificarsi come "Distributore di materie prime plastiche riciclate"

 

RIDURRE, RIUTILIZZARE, RICICLARE: LE AZIENDE CHE NON LO CAPISCONO NON HANNO FUTURO. LO STUDIO DEL CAPGEMINI RESEARCH INSTITUTE

Ridurre, riutilizzare, riciclare. In PlasticFinder lo ripetiamo come un mantra fino allo sfinimento. Guardando ai risultati del Report del Capgemini Research InstituteCircular economy for a sustainable future: How organizations can empower consumers and transition to a circular economy, sembra però che in tanti oggi la pensino come noi.  Risulterebbero infatti essere più di sette su dieci i consumatori che vogliono adottare pratiche come ridurre i consumi complessivi (54%), acquistare prodotti più durevoli (72%) e conservare e riparare i prodotti per aumentarne la durata (70%).  Un altro dato particolarmente interessante che emerge dallo studio è quello che sottolinea come il 44% dei consumatori abbia aumentato la propria spesa negli ultimi 12 mesi verso aziende alimentari che si impegnano nel riciclo, nel riutilizzo e nella riduzione dei rifiuti. Quasi un italiano su due fa dunque molta attenzione prima di effettuare la propria scelta di consumo, inserendo come fattore decisivo anche il comportamento dell'azienda nei confronti dell'economia circolare. Come dire: se le aziende non capiranno quale debba essere la direzione da prendere, saranno i consumatori a fare presto pulizia sul mercato.

 

ALPLA POTENZIA IL RICICLO DI POLIETILENE IN MESSICO: VIA AL NUOVO IMPIANTO

Continuano i piani di investimento nel riciclo delle materie plastiche da parte del produttore austriaco di imballaggi Alpla.  Un nuovo impianto per il recupero di rifiuti post consumo in polietilene alta densità prende il via a Toluca, in Messico: è in grado di trattare fino a 15mila tonnellate annue di imballaggi rigidi in polietilene. Con un obiettivo sfidante: raddoppiare la produzione entro la seconda metà del 2022 per portarla a 30mila tonnellate annue.  Un altro esempio concreto che porta avanti il concetto di circolarità alla base anche di PlasticFinder. La nostra piattaforma consente di scambiare online lotti di materie plastiche giacenti nella filiera sul territorio europeo grazie all'approccio Certified Circular Plastic®. Un prodotto non utilizzato viene rimesso in circolo e acquista nuovo valore per un altro operatore.

 

SOURCES ALMA INVESTE FORTE SULL'RPET: LE BOTTIGLIE D'ACQUA FRANCESI SONO SEMPRE PIÙ GREEN

Sono sempre più numerose le aziende in tutto il mondo che investono cifre consistenti per realizzare in proprio gli impianti necessari per dare nuove opportunità di utilizzo alla plastica. È il caso ad esempio di Sources Alma, società francese molto conosciuta per i marchi di acqua minerale CristalineSaint YorreThonon Vichy Célestine.  Sources Alma ha investito ben 80 milioni di euro per realizzare un nuovo sito a Saint-Yorre all'interno del quale produrre più Pet riciclato (rPet) per le proprie bottiglie di plastica. L'rPet è un nuovo polimero ottenuto attraverso processi di recupero e riciclaggio del Pet (la resina utilizzata comunemente per la produzione di bottiglie per l'acqua) che ha una caratteristica che lo rende particolarmente prezioso: si può riciclare numerose volte.  Si tratta del primo impianto in Europa con queste caratteristiche e darà modo a Sources Alma di moltiplicare per 2,5 la sua capacità di produrre rPet già a partire dal prossimo anno. È un passaggio importante perché effettuato dall'azienda che, con tre miliardi di bottiglie, rappresenta per volumi la metà dell'acqua minerale in vendita nei negozi francesi. Per questo grande progetto sono state dirottate il doppio delle risorse solitamente stanziate ogni anno per gli investimenti. Col riciclo si fa sempre più sul serio.


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