03 mar 2023

SUSTAINABILITY MANAGER, MAIRE TECNIMONT, NESTLÉ E SOSTENIBILITÀ A SCUOLA

Sustainability manager, novità Maire Tecnimont su riciclo della plastica, packaging Nestlé e la sostenibilità a scuola. Vediamo insieme a PlasticFinder le notizie della settimana.

 

SUSTAINABILITY MANAGER CERCASI: È LA QUINTA PROFESSIONE PIÙ RICHIESTA DALLE AZIENDE

Manager della sostenibilità. È questa una delle figure professionali più richieste dalle aziende italiane. Lo rivela LinkedIn, che ha stilato la classifica dei 25 lavori in crescita negli ultimi cinque anni. Al quinto posto c'è, appunto, il Sustainability Manager, che si occupa dell'implementazione di strategie e business plan in ottica sostenibilità.  Il mondo del lavoro, si sa, è sempre in continua evoluzione. Cambiano le esigenze di imprese e mercati e, di conseguenza, cambiano anche le competenze richieste. Secondo i dati dell'Osservatorio 4.Manager, ogni anno aumenta del 5% la richiesta di manager dotati di competenze specifiche nel settore green, oltre che qualificati in materia di criteri ESG. In questo contesto, Confindustria e Federmanager, insieme a 4.Manager, hanno promosso un percorso di formazione ad hoc incentrato proprio sulla figura strategica del Sustainability manager.  «La crescita della domanda di competenze manageriali con green skill e di figure come il Sustainability Manager - commenta Stefano Cuzzilla, presidente 4.Manager e Federmanager - dimostra non solo che innovazione e sostenibilità sono intrinsecamente connesse ma soprattutto che la sostenibilità ha assunto un ruolo strategico per lo sviluppo del Paese». La transizione ecologica, dunque, rimodella anche le strategie imprenditoriali e fa emergere nuove figure professionali.

 

MAIRE TECNIMONT ACQUISCE CONTROLLO TECNOLOGIA CATC PER IL RICICLO DELLA PLASTICA

Maire Tecnimont, attraverso la controllata NextChem, espande il proprio portafoglio di tecnologie nell'economia circolare. Il gruppo, infatti, ha acquisito dall'azienda abruzzese Biorenova il controllo di CatC, un processo di riciclo chimico continuo per il recupero di monomeri di elevata purezza da rifiuti plastici differenziati in particolare dal polimetilmetacrilato Pmma, anche noto come plexiglas.  Il progetto prevede lo sviluppo e l'industrializzazione della tecnologia CatC a partire dal plexiglas, per poi estendere il suo impiego ad altre plastiche come il polistirene, un materiale molto utilizzato nel packaging alimentare, nell'elettronica e nell'automotive.  «Con questo accordo - spiega Alessandro Bernini, amministratore delegato del gruppo Maire Tecnimont - stiamo espandendo ulteriormente il portafoglio tecnologico del gruppo nelle tecnologie di depolimerizzazione, a seguito della nostra esperienza nel riciclo chimico. Progressivamente applicheremo questa innovativa tecnologia ad altri mercati a valore aggiunto. Si tratta di un ulteriore passo avanti per il modello del distretto circolare di Next Chem, che integra tecnologie per la decarbonizzazione e il riciclo, facendo leva sulla nostra leadership nella catena del valore della plastica».

 

IL 97% DEL PACKAGING NESTLÉ È GIÀ RICICLABILE: ORA L'ITALIA VADA AVANTI CON LE INFRASTRUTTURE DEDICATE

Se si pensa a quale fosse la situazione relativa al riciclo del packaging soltanto pochi anni fa, i passi in avanti sono stati davvero significativi. Prendiamo l'esempio di Nestlé, uno dei big player mondiale nel settore alimentare. Una percentuale pari al 97% del packaging prodotti in Italia è già ora riciclabile. E se vogliamo entrare maggiormente nello specifico: l'azienda con sede a Vevey, in Svizzera, ha già raggiunto il 100% di riciclabilità per il cartone ondulato e il vetro, il 98% per la carta, il 96% per la plastica rigida, il 92% per l'alluminio e il 77% per la plastica flessibile. Marta Schiraldi, Safety, Health, Environment e Sustainability Head del Gruppo Nestlé Italia, rilascia all'Ansa una considerazione che fa riflettere: «Se è vero che la riciclabilità degli imballaggi inizia dal loro design, è innegabile che sia altrettanto importante l'infrastruttura a disposizione del Paese, che consente l'effettivo riciclo del packaging post-consumo e, senza la quale, non è possibile sfruttare al meglio le, seppur elevate, caratteristiche di riciclabilità degli imballaggi. Per questo motivo, stiamo investendo importanti risorse e siglando partnership con istituzioni, enti e altre aziende per la creazione di infrastrutture di riciclo in Italia». Il riciclo è sempre una questione collettiva. Le buone intenzioni servono a poco se non si lavora, tutti insieme, sull'intero sistema, fase dopo fase, a livello nazionale.

 

IL TEMA DEL RICICLO DEVE ENTRARE NELLE SCUOLE. L'ESPERIMENTO IN DUE ISTITUTI MILANESI

«Gli studenti hanno visto il cambiamento dei tappi di plastica, triturati e trasformati in fiocchi per poi fonderli e iniettare il composto in stampi per creare nuove forme». Riportiamo pari pari uno stralcio di un articolo letto su Il Giorno che racconta il tentativo di portare i temi del riciclo all'interno di una scuola media. Ecco, a nostro modo di vedere, c'è un solo modo per far sì che i rappresentanti delle nuove generazioni si trasformino in adulti consapevoli, rispettosi e attenti alle conseguenze dei più "piccoli" comportamenti: bisogna appunto "entrare" nelle scuole, sfruttare quegli spazi e quei momenti che servono a sviluppare le potenzialità dei nostri ragazzi e parlare loro con esempi pratici. Come è stato fatto in questo caso: si prende un tappo di plastica e si dimostra nei fatti che se viene differenziato correttamente, poi può essere trasformato in qualcos'altro e riutilizzato. E questo è un bene per sé stessi e per l'ambiente in cui si vive. Brave dunque le aziende Berlin PackagingBaralan ed Eurovetrocap, che, insieme a Convertini, che gestisce e avvia a recupero rifiuti industriali, hanno finanziato queste esperienze all'interno degli istituti comprensivi Gobetti e Franceschi di Milano. «Le società – si legge nell'articolo –, lavorando in rete tra loro e con l'amministrazione comunale, hanno condiviso l'idea di proporre ai ragazzi di 11 classi prime delle scuole medie laboratori per riflettere insieme sul tema del riciclo». I semi germogliano così. Per qualcuno saranno sufficienti, per altri serviranno ulteriori sollecitazioni, ma questa è la strada.


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