13 mar 2021

PLASTICA NEWS: ALLARME SHORTAGE, SANT'ANNA E LA PROPOSTA DEL DEPOSITO SU CAUZIONE, PRIMA BOTTIGLIA 100% R-PET LEVISSIMA, LE DIMENSIONI DEL CONTENITORE ANTISPRECO

Plastica news della settimana dall'8 al 12 marzo 2021. Scopriamole insieme per tenerci aggiornati sul mercato della plastica: la bottiglia riciclata di Levissima, la proposta del deposito/cauzione lanciata dal fondatore dell'Acqua Sant'Anna, l'allarme shortage sulla plastica che sta investendo tutta Europa e infine lo studio che aiuta a capire quali siano le dimensioni ideali per le bottiglie per limitare gli sprechi. Cinque giorni con tante novità da scoprire e condividere.

 

ALLARME SHORTAGE, PRODUZIONE A RISCHIO PER 8 AZIENDE SU 10

«Ci sono circa 50mila piccole e medie aziende di trasformazione della plastica in Europa che devono far fronte alla carenza di materie prime e a significativi aumenti di prezzo. Se questa situazione dovesse perdurare, sempre più aziende saranno costrette a ridurre la loro produzione, provocando uno shortage di prodotti in plastica come imballaggi alimentari, componenti per l'edilizia e l'industria automobilistica». A lanciare l'appello è Renato Zelcher, presidente EuPC (federazione europea delle aziende che trasformano materie plastiche).


Gli fa eco IK Industrievereinigung Kunststoffverpackungen (associazione dei produttori tedeschi di imballaggi in materiale plastico): produzione a rischio per otto aziende tedesche su dieci a causa della carenza di forniture di materie prime.
Plasticfinder c'è: la nostra piattaforma è in prima linea per creare collegamenti tra compounders europei e alimentare canali di approvvigionamento. In un momento di crisi delle materie prime vergini, anche i prodotti riciclati possono giocare un ruolo importante per sostenere la ripresa economica ✔

 

PLASTICA SEMPRE PIÙ RICHIESTA IN EUROPA

Allarme plastica: la richiesta sale alle stelle e le imprese faticano ad approvvigionarsi: manca la plastica. Lo scrive Sissi Bellomo sul Sole 24 Ore. «Il materiale è sempre più richiesto in tempi di pandemia. È una vera e prorpia emergenza quella che siamo vivendo migliaia di imprese, soprattutto in Europa», scrive Sissi Bellomo nell'edizione del 12 marzo. Dopo la voce della Federazione europea delle aziende che trasformano materie plastiche, che abbiamo ripotartato ieri, si leva alto il grido dall'Italia. 


«Sul mercato spot non c'è materiale e quando si trova è a prezzi stratosferici: prendere o lasciare», dichiara Fabrizio Gallié, senior consultant di Icis. In crisi – racconta il giornale di Confindustria, ascoltando anche la voce di Luca Iazzolino, presidente di Unionplast – il settore dell'automotive e della farmaceutica. La scarsità di polimeri ha costetto oltre l'80% delle imprese italiane trasformatrici a ridurre la produzione di plastica. 


Le ricadute temute sono anche sull'occupazione in un settore, quello della plastica, che in Europa dà lavoro a 1,5 milioni di persone in oltre 55 mila imprese. Tante le grida di allarme, da Ron Marsh, presidente della Polymers for Europe Alliance. Mai come oggi – lo diciamo come PlasticFinder, la piattaforma di ecommerce – è necessario unire le forze da parte di tutti gli attori della filiera. Noi, come PlasticFinder, continueremo a fare la nostra parte.

 

PLASTICA, BERTONE (SANT'ANNA): IN ITALIA SERVE IL DEPOSITO CAUZIONE COME IN GERMANIA

Come fare a risolvere il problema della dispersone della plastica nell'ambiente? Serve introdurre il deposito su cauzione come già fatto in Germania. E servono, inoltre, raccoglitori "smart" in grado di leggere le etichette delle bottiglie. Lo dice Alberto Bertone, fondatore dell'acqua Sant'Anna, la più venduta d'Italia, al talk trasmesso su LinkedIn New Normal Live condotto dal giornalista e influencer Filippo Poletti e dalla psicologa Monica Bormetti. «La soluzione per far sì che la plastica non venga buttata in giro? – domanda da Torino il presidente dell'acqua minerale più venduta d'Italia – La cauzione già introdotta in diverse parti del mondo come in Germania. Il deposito cauzionale farà raccogliere le bottiglie consumate. Comprando la bottiglia, pagheremo dei centesimi in più per la cauzione: finito di berla avremo dei centesimi da riscuotere. Nessuno butterà per strada i centesimi di cauzione. Il problema della plastica è simile a quello di altri materiali: bisogna mettere la cauzione anche per le ruote e per i televisori». 

Fondata negli anni Novanta, dopo la scoperta da parte di Bertone della fonte di Vinadio nelle montagne piemontesi, l'azienda Sant'Anna produce oggi 1,5 miliardi di bottiglie all'anno. «Il sistema con cui raccogliamo le bottiglie non funziona – racconta il presidente in esclusiva nel talk andato in diretta su LinkedIn dal profilo di Filippo Poletti, top voice di questo social media –. Bisogna sapere come era stata utilizzata la bottiglia prima di riciclarla. Chi vorrebbe bere in una bottiglia di plastica, dove dentro ci sono stati conegrina o olio? Per questo dobbiamo separare le bottiglie, in base al loro utilizzo, nelle macchinette della raccolta. Leggendo l'etichetta, i raccoglitori saranno in grado di accettare, ad esempio, solo quelle bottiglie in cui c'è stata l'acqua. Questa è la base di partenza per fare una bottiglia riutilizzando la plastica». 

Circa la distinzione tra i contenitori di plastica e quelli di vetro, Bertone non ha dubbi: «Bisognerebbe ringraziare il Nobel Giulio Natta. Esiste un prodotto che costa poco come la plastica, è trasparente, leggero e infrangibile? Il vetro è, ad esempio, pesante, si rompe e si sbecca. E se lo lavi, non è igienico come la plastica: noi di Sant'Anna facciamo le bottiglie e, contemporaneamente, le riempiamo d'acqua sigillandole e sanificando anche l'aria in esse contenuta».

Guardando sempre al domani, Bertone - parlando con Poletti e Bormetti - chiude la puntata di New Normal Live parlando dei trasporti su gomma delle merci: «In futuro avremo tantissimi treni elettrici, grossi come autotreni, che viaggeranno sulle strade. La nuova tecnologia sarà fatta da camion a idrogeno con batterie ricaricabili. Per questo dobbiamo fare strade "camionabili", alternative a quelle per le macchine, in modo che i camion non facciano rumore e non inquinino».

 

PLASTICA RICICLATA, LEVISSIMA LANCIA LA PRIMA BOTTIGLIA 100% R-PET

Una bottiglia realizzata con il 100% di plastica riciclata. A lanciarla è Levissima. «Siamo orgogliosi di essere i primi a introdurre sul mercato una bottiglia realizzata con il 100% di plastica riciclata (R-Pet) - commenta Stefano Marini, ceo Sanpellegrino Group Nestlé - che rappresenta un grande passo avanti per Levissima e un impegno concreto per un mondo più sostenibile, nei confronti di coloro che hanno a cuore il riciclo e l'utilizzo delle risorse».

L'operazione è stata possibile grazie al cambio di normativa europea in vigore da gennaio, che rende possibile l'utilizzo di bottiglie e vaschette a uso alimentare in Pet riciclato al 100% (ampliando il limite fissato al 50% dalla precedente legge). Ogni bottiglia Levissima contiene anche un messaggio che invita al riciclo.


«La plastica - continua Marini - se adeguatamente riciclata non è un rifiuto, ma una risorsa da cui possono nascere nuove bottiglie o oggetti utili per la comunità: per rendere ancora più visibile questo impegno, l'etichetta delle bottiglie Levissima R-Pet 100% contiene un forte messaggio "Ricicliamo Insieme"». Avanti così ✔

 

GRANDE, MEDIA, PICCOLA: QUAL È LA MISURA DI BOTTIGLIA IDEALE PER SPRECARE MENO PLASTICA?

Non tutte le bottiglie sono uguali quando si parla di plastica e sprechi: non è detto infatti che una bottiglia da un litro sia costituita esattamente dal doppio della plastica rispetto a una da mezzo litro. Alcuni ricercatori dell'Università della Carolina del Sud e della California si sono chiesti se esista una dimensione che possa favorire un minore uso di Pet nella produzione. E la conclusione alla quale sono giunti è che la bottiglia anti-spreco ideale sarebbe quella da 2,2 litri.


In generale, gli sprechi minori sono stati associati a dimensioni che vanno dagli 0,5 ai 2,9 litri. Bottigliette molto piccole o molto grandi richiedono infatti un maggiore uso di Pet in relazione alla loro capacità. Per farsi un'idea di quanti sprechi si potrebbero evitare, si consideri che negli Usa sarebbe sufficiente che il 20% degli acquisti puntasse su bottiglie più grandi per far registrare un calo annuo di circa 10 mila tonnellate di plastica. Quando si parla di plastica in bottiglia, bisogna fare attenzione alle dimensioni ✔



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