11 dic 2021

GOVERNO ITALIA, GUZZINI, ASFALTO ROBBIO, ELECTRONIC SYSTEMS, CLAUDIA PANDOLFI

Plastica news della settimana, dal 6 all'11 dicembre 2021. Scopriamole insieme per tenerci aggiornati sul mercato della plastica.

 

SOTTOSEGRETARIO GAVA: BASTA DEMONIZZARE LA PLASTICA

E chiarezza sia: stop alle demonizzazione della plastica. «Non ci sono dei prodotti da demonizzare come la plastica – ha detto il sottosegretario di Stato al Ministero della transizione ecologica nel Governo DraghiVannia Gava –. Fortunatamente abbiamo ormai quasi messo la parola fine all'abolizione della plastic tax». Posizione netta quella del sottosegretario: «L'ho sempre definita una tassa ingiusta, una tassa che nulla aveva a che fare con l'ambiente. L'ho detto: non chiamiamola una tassa per l'ambiente. È una tassa per fare cassa. Punto. Diciamo la verità, perché la plastica non è un prodotto da demonizzare: con una rete impiantistica io vado a recuperare, a riciclare, a riutilizzare». Come ha scritto la Federazione Gomma Plastica su LinkedIn, IPPR - Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo è la dimostrazione di come #plasticfree sia uno slogan superabile e superato dai fatti! Ben detto, sottogretario Gava!

 

UN ENTE EUROPEO PER METTERE FINE AL GREENWASHING. LA PROPOSTA DI GUZZINI

«Nel mondo delle plastiche subiamo senza contraddittorio definizioni e aggettivi come bioorganicoeco-friendlycompostabile, in riferimento a materiali che non possono in alcun modo vantare tali caratteristiche». È un tema centrale quello affrontato in un articolo di Repubblica da Domenico Guzzini, presidente della storica azienda italiana che produce articoli di design per la tavola, la cucina e l'arredo in materiale plastico pregiato. Sono del resto numerose le realtà che ricorrono in misura a volte anche significativa al cosiddetto greenwashing, ovvero l'insieme delle pratiche ingannevoli che mirano a trasmettere un'immagine di impegno a favore dell'ambiente, con tutti i benefici che ne possono conseguire, senza però che vengano messe realmente in campo azioni davvero efficaci. Servono soluzioni per sanzionare, o perlomeno rendere evidenti, i comportamenti scorretti e tutelare chi cerca di fare qualcosa di utile per l'ambiente investendo davvero risorse ed energie. Secondo Guzzini sarebbe quantomai necessario costituire «un ente europeo per il controllo dei materiali di seconda vita e del rispetto di parametri condivisi». Potrebbe essere una buona idea, senz'altro sarebbe utile aprire tavoli di discussione con tutti i soggetti che possono offrire un contributo utile. L'ambiente è affare troppo serio per permettere a qualcuno di ostentare meriti che non ha per trarne vantaggi personali.

 

ASFALTO CON 1.500 PNEUMATICI USATI: NEL PAVESE LE STRADE SONO IN GOMMA RICICLATA

Non fa rumore, è sostenibile e ha una durata che può superare anche di tre volte quella del normale asfalto. A Robbio, paese della provincia di Pavia, le strade sono fatte in gomma riciclata: grazie al supporto di Ecopneus è stata asfaltata una superficie totale di otto mila metri quadrati di strade con asfalto modificato con l'aggiunta di polverino di gomma riciclata proveniente da 1.500 pneumatici fuori uso. «L'intervento di Robbio - spiega Federico Dossena, direttore generale di Ecopneus - è la concreta testimonianza dell'importanza del corretto recupero e riciclo di pneumatici fuori uso. Ecopneus è fortemente impegnata nella diffusione di questa valida tecnologia, che è già possibile trovare su oltre 600 chilometri di strade in tutta Italia». «Robbio è un esempio di economia circolare applicata alla pubblica amministrazione - commenta il sindaco Roberto Francese - . Con queste opere trasformiamo i rifiuti in risorse preziose come gli elastomeri degli asfalti creati da pneumatici a fine vita che altrimenti rappresenterebbero un problema per l'ambiente». Un esempio da prendere a modello e replicare in altri comuni italiani.

 

ELECTRONIC SYSTEMS SPINGE SUL RICICLO: NUOVA VITA ALLA GOMMA NEL POLO IN PROVINCIA DI NOVARA

Sono sempre di più le aziende italiane che mettono in campo soluzioni innovative in tema di economia circolare e sostenibilità ambientale. È quello che fa anche la società Electronic Systems a Momo, in provincia di Novara, nel polo di riciclo della gomma. L'azienda ha brevettato una procedura di lavorazione che consente il recupero di gomma da pneumatici a fine vita, la devulcanizzazione della gomma ricavata e il diretto reinserimento in produzione.  «Abbiamo inventato - spiega Florinda Martena, presidente della Electronic Systems - un sistema e una tecnologia utili al riutilizzo di pneumatici giunti a fine vita e scarti di semi lavorazione in gomma in uno schema di economia circolare. Tale tecnologia è stata premiata dalla Commissione Europea nell'alveo dei programmi Horizon e Life». Il modello di riciclo e di riutilizzo della gomma brevettato a Novara sta già conquistando il mercato globale. Avanti così.

 

«SOLO LE COSE BRUTTE RESISTONO PER SEMPRE»: SULLA PLASTICA HA RAGIONE L'ATTRICE CLAUDIA PANDOLFI?

«Ciò che rimane per sempre è spesso quello che dobbiamo smaltire, guarda la plastica... qualcosa che non si consuma mai. Sono le cose più brutte a resistere per sempre, tutto ciò che è bello e naturale subisce invece una trasformazione nel tempo, anche noi che non siamo così belli: gli esseri umani sono fallimentari e si rinnovano giorno per giorno settimana dopo settimana. Diffidate di ciò che è per sempre!».  Sarà davvero così? Sono solo le cose più brutte a resistere per sempre? Questa frase, rilasciata all'interno di un'intervista alla brava attrice Claudia Pandolfi (pubblicata su Movieplayer in occasione dell'uscita del suo ultimo film), stimola una riflessione: in PlasticFinder abbiamo sempre pensato che l'"immortalità" della plastica fosse una virtù, non un difetto. Sì, perché se gestita al meglio, questa peculiarità, può portare grandi vantaggi. E d'altra parte "immortalità" non significa "staticità": anche la plastica subisce trasformazioni e può (deve) rinnovarsi nel corso del tempo, grazie alla raccolta e al riciclo.  Si può rimanere sé stessi, pur mutando continuamente forma. Forse, più che di ciò che è "per sempre" bisogna diffidare di ciò che non è in grado di cambiare mai.


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