05 nov 2022

DA SAPERE SULLA PLASTICA: TUTTI I VANTAGGI RICICLO AVANZATO E LO SVILUPPO DI NEXTCHEM

Tutti i vantaggi del riciclo avanzato nello studio del City College di New York, allarme Assorimap (Associazione nazionale riciclatori e rigeneratori delle materie plastiche) sul riciclo e nuovo impianto di NextChem (gruppo Maire Tecnimont). Scopriamo insieme a PlasticFinder le ultime notizie della settimana dal 31 ottobre al 5 novembre 2022.

 

CITY COLLEGE NEW YORK: IMPRONTA DI CARBONIO ABBATTUTA CON RICICLO AVANZATO MATERIE PLASTICHE

I maggiori benefici climatici abbinati alla minore domanda energetica? Dal riciclo avanzato della plastica. Lo dice il rapporto intitolato Confronto quantitativo di LCA sullo stato attuale delle tecnologie di riciclaggio avanzate firmato da Marco J. Castaldi, professore di ingegneria chimica e direttore dell'Earth Engineering Center del City College di New York, e dalla sua collaboratrice Lauren Creadore. Largo, dunque, alle tecnologie di riciclo avanzato che, a differenza di quelle meccaniche, permettono di abbattere chimicamente i polimeri plastici, liberando i loro costituenti chimici. Consentendo così – scrive Rinnovabili – di re-immettere queste unità molecolari nella produzione di nuova plastica di alta qualità o prodotti derivati. «Gli ingegneri del City College di New York hanno studiato il ciclo di vita completo delle materie plastiche e riscontrato come grazie al riciclo avanzato la plastica – anche quella mista – possa essere trasformata in prodotti con una impronta di carbonio inferiore a quella di plastiche vergini. Il trattamento chimico, inoltre, riduce le emissioni di oltre il 100% e il consumo di energia fino al 97% rispetto alle alternative più critiche sotto il profilo ambientale, come lo smaltimento in discarica e l'incenerimento», rimarca il quotidiano sulla sostenibilità ambientale.

 

ALLARME ASSORIMAP: RICICLO AL PALO IN ITALIA, IL 31 DICEMBRE RISCHIO BIG BANG

Il 40% delle attività di riciclaggio delle plastiche sono ferme. È un dato impressionante quello denunciato da Assorimap, l'Associazione nazionale riciclatori e rigeneratori delle materie plastiche, aderente a Confindustria. Due sarebbero le cause principali, secondo un articolo pubblicato da l'Avvenire: «Il fortissimo aumento delle bollette energetiche, attualmente +450%, e la grande concorrenza dei Paesi asiatici produttori di plastica vergine, derivata dal petrolio». Sì, perché proprio quest'ultima adesso costerebbe ancora meno rispetto a quella riciclata, disincentivando ulteriormente le scelte di business più green.  «Questo tipo di imprese – spiega Walter Regis, presidente di Assorimap, riferendosi alle realtà italiane del settore riciclo – sono un'eccellenza del Paese, leader mondiali nella qualità della materia prima seconda e nella tecnologia degli impianti. Per questo la crisi è grave». Le conseguenze del caro-bollette, oltretutto, non si sarebbero ancora viste del tutto. « Il 31 dicembre ci sarà il big bang – avverte infatti Regis –. È la data in cui molti dei nostri che riescono ancora a lavorare finiranno i contratti fissi coi fornitori di energia che hanno consentito di andare avanti. Non solo il margine di guadagno sarà completamente azzerato, ma bisognerebbe produrre addirittura in negativo».  Quadro molto delicato per il settore, si rischia seriamente di disperdere in pochi mesi gli enormi passi in avanti realizzati negli ultimi anni.

 

NEXTCHEM INAUGURA AD ABU DHABI UN IMPIANTO PER IL RICICLO DELLE PLASTICHE

NextChem spinge sul riciclo delle risorse plastiche. La società del gruppo Maire Tecnimont, attraverso la partecipata GCB Polymers, ha inaugurato un nuovo impianto di upcycling di materie plastiche ad Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti. La struttura è in grado di processare diverse tipologie di materiali polimerici, dal near to prime agli scarti di fine produzione degli impianti ma anche polimeri riciclati, che potranno essere utilizzati per realizzare prodotti per la casa, arredi da giardino o packaging.  «L'impianto di Kezad - spiega Fabrizio Di Amato, presidente di Maire Tecnimont - è un esempio del know-how italiano. È stato sviluppato in Italia e ora viene esportato per aiutare i Paesi come gli Emirati a sviluppare l'economia circolare su scala industriale. Convertendo i polimeri di bassa qualità in prodotti di più alto valore e, allo stesso tempo, effettuando l'upcycling degli scarti plastici, stiamo industrializzando un modello innovativo e concreto per dare un forte impulso all'economia circolare». Buon lavoro da tutto il team di PlasticFinder.


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