02 ott 2021

FERRARELLE, MCDONALD’S, SVIZZERA, AGRICOLTURA SOSTENIBILE, PROPLAST

Plastica news della settimana, dal 27 settembre al 2 ottobre 2021: impatto zero con Ferrarelle, good news from McDonald's, protesi svizzere per il continente africano, prima filiera recupero plastica in agricoltura, Proplast dice bene. Scopriamole insieme per tenerci aggiornati sul mercato della plastica.

 

IMPATTO ZERO? AZIENDE E CONSUMATORI INSIEME PER ANDARE OLTRE. L'ESEMPIO FERRARELLE

Impatto zero è bello, ma impatto -1 è meglio. Bello l'invito di Ferrarelle, l'azienda attiva nel campo delle acque minerali, a collaborare in modo sinergico, azienda e consumatori, per raggiungere maggiore consapevolezza sui propri comportamenti e migliorare la qualità dell'ambiente. E Ferrarelle alcuni passi interessanti in questa direzione ha già cominciato a farli da tempo. Si tratta della prima e unica realtà del settore del Food & Beverage in Italia ad essersi dotata di un impianto destinato al riciclo e alla produzione di Pet riciclato che, si legge sul Sole 24 Ore, ogni anno «toglie dall'ambiente oltre 20.000 tonnellate di bottiglie provenienti dalla raccolta differenziata, trasformate in R-Pet pronto a una nuova vita». Inoltre, ha dato vita a una gamma completa di acque minerali interamente realizzata utilizzando al 100% R-Pet, con plastica riciclata direttamente dall'azienda nel suo stabilimento di Presenzano. L'attenzione nei confronti della plastica si giudica sempre e solo dai fatti. Come racconta Michele Pontecorvo, vicepresidente di Ferrarelle SpA, la sostenibilità non è una strategia aziendale, ma è piuttosto un valore e un dovere.

 

MCDONALD'S IS REDUCING PLASTICS IN HAPPY MEAL TOYS

McDonald's announced its ambition that by the end of 2025, every toy, in every Happy Meal sold around the world, will be more sustainable. "As ever, the smiles, fun and safety associated with Happy Meal toys over the past 40 years remain. This transition to more renewable, recycled or certified materials for toys is already underway and will result in an approximately 90% reduction in virgin fossil fuel based plastic use against a 2018 baseline – nearly equivalent to the population of Washington, DC, eliminating plastics from their lives for a year. Since 2018, Happy Meal toy innovations already underway in markets around the world such as the UK, Ireland and France have already resulted in a 30% reduction in virgin fossil fuel based plastic use," states the McDonald's website. "Our next generation of customers care deeply about protecting the planet and what we can do to help make our business more sustainable. We're always exploring where we can drive greater impact, including the transformation of beloved icons like the Happy Meal," said Jenny McCollochMcDonald's Chief Sustainability Officer. "With this transition for our toys, we're working closely with suppliers, families, and play experts and engineers to introduce more sustainable, innovative designs and help drive demand for recycled materials, to keep McDonald's communities and beyond smiling for generations to come." Since launching in 1979, the Happy Meal has undergone unique menu, ingredient and play innovations. McDonald's announcement is the first global environmental sustainability milestone for our beloved toys. "Creating magical moments for kids in a way that helps protect the planet for their future has inspired some incredible new thinking, like the incredibly popular Space Jam: A New Legacy Happy Meal Happy Meal in the UK," said Louise SoperSVP Global Brand Partnerships at Warner Bros. Pictures. "We applaud McDonald's push for more sustainable toys around the globe and we're actively imagining what the next batch of your family's favorite characters will look like in a way that's just as fun and even better for the environment." New Happy Meal toys will continue to enable interactive play with games the whole family can enjoy, customizable crafts to unleash imagination, and build-your-own construction to instill a sense of pride in playtime. The global transition is already underway in countries including the UK and Ireland, and complete in France, where Happy Meal toys made from innovative materials are already elements of the experience. "Sustainable material sourcing is a necessary strategy for mitigating the impact of supply chains on our ecosystems and climate, including the plastic waste crisis," said Sheila BoniniSenior Vice President, Private Sector Engagement at World Wildlife Fund. "By reducing conventional virgin plastic inputs by a projected 90%, the re-imagined toys will reduce the demand on fossil fuel plastic production to instead create new markets for responsibly sourced renewable and recycled content. And through its immense reach of these toys, McDonald's can engage its millions of daily customers around the world in the transition to a more sustainable, circular future."

 

È SVIZZERA LA STARTUP CHE CREA PROTESI IN AFRICA CON PLASTICA TOLTA ALLE DISCARICHE

In tutto il mondo ci sono circa 40 milioni di persone che hanno bisogno di una protesi, secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Ben  l'80% di queste vive in Paesi in via di sviluppo, dove soltanto una persona su dieci riesce ad avere accesso a strumenti adeguati che contribuiscano ad alleviare la condizione di disabilità. In Svizzera c'è una start-up che sta per lanciare sul mercato un prodotto che potrebbe rivelarsi decisivo per persone con disabilità che vivono in Paesi a medio-basso reddito: Project Circleg realizza infatti protesi per gli arti inferiori di ultima generazione; modulari e personalizzate, utilizzando plastica riciclata localmente in Kenya.  L'idea è nata tre anni fa da due giovani studenti Fabian Engel e Simon Oschwald che hanno trovato un modo geniale di utilizzare una parte della grande quantità di plastica che nei Paesi in via di sviluppo non viene trattata dopo il consumo ma gettata in discarica o nell'ambiente. Utilizzando plastica post consumo raccolta nella discarica di Nairobi riescono inoltre a dimezzare il costo delle loro protesi. Piccoli grandi miracoli dell'economia circolare.

 

VIA ALLA PRIMA FILIERA CIRCOLARE PER IL RECUPERO DELLA PLASTICA IN AGRICOLTURA

Dai teli per la copertura usati in agricoltura a film tecnici da utilizzare in edilizia. Prende vita la prima filiera circolare per il recupero dei rifiuti di beni in polietilene grazie alle sinergie del consorzio Ecopolietilene con Eiffel,  Aniplast,  Ecolight ServiziMetaplas e Plastimontella.  «Parliamo di un bene in polietilene - spiega Giancarlo Dezio, direttore generale Ecopolietilene - che è risultato interamente riciclabile. Una sua corretta gestione, dalla raccolta al trattamento, permette di ottenere un granulo plastico facilmente utilizzabile nella produzione di un film in polietilene usato nelle costruzioni come barriera al vapore. È l'inizio di un percorso che, partendo da una raccolta puntuale dei rifiuti di beni in polietilene, vuole dare un significativo contributo all'economia circolare, garantendo una destinazione finale alla materia prima secondaria e una maggiore tracciabilità di questi rifiuti».  Un'iniziativa che sottolinea il ruolo fondamentale di produttori e trasformatori nella realizzazione di una reale economia circolare, dove un rifiuto di qualcuno diventa una risorsa per un altro. Avanti così.

 

LA PLASTICA È POCO SOSTENIBILE: QUANDO SUPEREREMO UNA VISIONE COSÌ MIOPE?

«Provate a immaginare di dover affrontare la pandemia senza prodotti farmaceutici e medicali di origine plastica: scafandri e tute da palombaro per difendersi dal virus. Le applicazioni "buone" della plastica sono tantissime. La ricerca applicata continua per rendere i materiali sempre più ecosostenibili e trovare soluzioni biocompatibili all'origine». A parlare è Marco Giovannini, presidente Proplast, in un'intervista su Il Piccolo.  Continua con un altro interessante spunto. «I prodotti totalmente organici a base di amido di mais - riflette il neo presidente del consorzio nato ad Alessandria nel 1998 - costano ancora oggi sei, sette volte la plastica: sarebbe impensabile produrre una bottiglia di acqua minerale in cui il contenitore sia più caro del contenuto». La plastica è poco sostenibile. Se non ci fosse la plastica sarebbe un mondo migliore. Gli imballaggi alternativi sono più sostenibili dei materiali plastici. Quando supereremo una visione così miope?


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