[ { "id":"1253471", "category":"", "title":"FURBETTI DEL GREENWASHING AL PALO, ARRIVANO LE NUOVE NORME UE: PIÙ TRASPARENZA PER I CONSUMATORI", "description":"<p>Occhio a dire green: <strong>l'Europa è pronta&nbsp;a un giro di vite sul greenwashing</strong>.&nbsp;Via termini ambigui o fuorvianti come \"eco\", \"rispettoso dell'ambiente\", \"verde\", \"naturale\", \"biodegradabile\", \"a impatto climatico zero\": è <strong>essenziale la <a href=\"https://www.plasticfinder.it/web/guest/notizie/content/read/i-consumatori-mettono-la-sostenibilita-nel-carrello-le-aziende-sono-pronte-a-rispondere-alla-sfida-\">trasparenza nei confronti dei consumatori</a></strong>. Si va, dunque, verso la creazione di un sistema di verifica per la fondatezza delle dichiarazioni ambientali.&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <h2>GREENWASHING, ARRIVANO LE NUOVE NORME UE</h2> <p>«Il concetto è chiaro - spiega l'avvocato <strong>Corrado Carruba</strong> in un articolo pubblicato su <a href=\"https://www.huffingtonpost.it/dossier/terra/2024/03/25/news/greenwashing-15476886/\">Huffington Post</a> - . Se compro un bene perché mi è stato proposto come sostenibile, a basso impatto ambientale e sociale, poi scopro che non è vero ho diritto a essere risarcito. Le aziende che hanno dato un'informazione che ha tratto in inganno l'acquirente devono adeguare il prodotto o ritirare il messaggio promozionale. Non c'è dubbio che <strong>questa direttiva orienterà il mercato</strong>». «Combattere il greenwashing - gli fa eco <strong>Nicola Moscheni</strong> di Silverback - è fondamentale per affrontare la transizione ecologica: si tratta di <strong>responsabilizzare le aziende e di non far fare confusione ai consumatori</strong>. I prossimi due anni, quelli che servono per il recepimento della direttiva, saranno fondamentali».</p> <p>&nbsp;</p> <h2>PIÙ TRASPARENZA PER I CONSUMATORI</h2> <p>Noi di <a href=\"https://www.plasticfinder.it/web/guest/notizie/content/read/certified-recycled-plastic-ai-microfoni-di-rds-acquisti-green-e-consapevoli-grazie-a-tracciabilita-e-trasparenza\"><strong>Certified Recycled Plastic&reg;</strong></a> siamo sempre più in prima linea per fermare il greenwashing, fornendo alle aziende un sistema di tracciabilità basato sulla blockchain, in grado di <a href=\"https://www.plasticfinder.it/web/guest/notizie/content/read/italiani-pronti-al-qr-code-per-una-spesa-piu-consapevole-certified-recycled-plastic-la-soluzione-per-il-settore-alimentare\">digitalizzare la catena di custodia dei prodotti</a>.</p>", "permalink":"furbetti-del-greenwashing-al-palo-arrivano-le-nuove-norme-ue-piu-trasparenza-per-i-consumatori", "imageUrl":"https://www.plasticfinder.it//documents/10181/1253453/greenwashing-ue-trasparenza-consumatori-certified-recycled-plastic.jpg/444b7eea-4ea9-4989-b97d-9cfa67459826?t=1711539479267", "date":"2024-03-27T00:00:00.000Z", "categories":["NEWSLETTER","Market data","Business / e-commerce","Environment","Job posting"] } , { "id":"1252860", "category":"", "title":"CIRCOLARITÀ DELLE RISORSE PLASTICHE IN UE, UNA SFIDA CHE COINVOLGE TUTTA LA FILIERA (E SI VINCE COLLABORANDO)", "description":"<p>Il <strong>13,5% dei nuovi prodotti in plastica fabbricati in Europa nel 2022 è realizzato con plastiche circolari</strong>. Un dato che evidenzia una crescita di quasi il 70% nell'utilizzo di plastiche riciclate rispetto al 2018.&nbsp;E che oggi pone l'industria europea delle risorse plastiche a metà strada verso l'obiettivo di utilizzare il 25% della plastica proveniente da fonti circolari nei nuovi prodotti entro il 2030.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>LA CIRCOLARITÀ DELLE RISORSE PLASTICHE IN UE</h2> <p>È quanto emerge nel rapporto biennale <a href=\"https://plasticseurope.org/knowledge-hub/the-circular-economy-for-plastics-a-european-analysis-2024/\"><strong>\"L'economia circolare per la plastica: un'analisi europea\"</strong></a> elaborato da <strong>Plastics Europe</strong>. Tra i diversi ambiti di applicazione, la domanda più forte di riciclato proviene dal settore <a href=\"https://www.plasticfinder.it/web/guest/notizie/content/read/imballaggi-in-plastica-nestle-l-83-dei-nostri-e-progettato-per-il-riciclo\">imballaggi</a>, edilizia e agricoltura. Il packaging in plastica, inoltre, presenta anche il maggior tasso di riciclo, pari al 37,8% dell'immesso al consumo: diventa sempre più evidente, dunque, migliorare la raccolta e lo smistamento dei rifiuti plastici post-consumo.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>SERVE COLLABORAZIONE TRA LE VARIE PARTI</h2> <p>Da qui l'appello di <strong>Virginia Janssens</strong>, direttrice generale di PlasticsEurope, che chiama \"all'azione per affrontare le sfide e <strong>accelerare la transizione verso un'economia circolare delle materie plastiche in Europa</strong>\", sottolineando \"l'<strong>importanza della collaborazione tra le parti</strong> interessate per superare gli ostacoli e creare un sistema competitivo della plastica circolare in Europa\". Ne siamo convinti anche noi di <a href=\"https://www.plasticfinder.it/web/guest/notizie/content/read/corriere-della-sera-plastica-riciclata-in-forte-crescita-plasticfinder-intermediario-degli-operatori\"><strong>PlasticFinder</strong></a>: accelerare verso una maggiore circolarità del settore è una sfida&nbsp;che si vince lavorando insieme nella stessa direzione.</p>", "permalink":"circolarita-delle-risorse-plastiche-in-ue-una-sfida-che-coinvolge-tutta-la-filiera-e-si-vince-collaborando-", "imageUrl":"https://www.plasticfinder.it//documents/10181/1252842/plasticfinder-circolarit%C3%A0-plastica-ue-.jpg/0cff708d-a94c-4270-b3ee-87f97776e376?t=1711376186692", "date":"2024-03-26T00:00:00.000Z", "categories":["NEWSLETTER","Market data","Business / e-commerce","Environment","Job posting"] } , { "id":"1252656", "category":"", "title":"I CONSUMATORI METTONO LA SOSTENIBILITÀ NEL CARRELLO: LE AZIENDE SONO PRONTE A RISPONDERE ALLA SFIDA?", "description":"<p>Il carrello della spesa diventa sempre più sostenibile: per il <strong>90% dei consumatori italiani </strong>i prodotti devono essere realizzati in modo socialmente responsabile, con un'attenzione particolare al packaging e ai processi produttivi, nell'ottica di una sempre maggiore riduzione degli sprechi. È la fotografia del report di <strong>Eletto Prodotto dell'anno</strong>, realizzata dall'<strong>Istituto Circana</strong>.&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <h2>I CONSUMATORI METTONO LA SOSTENIBILITÀ NEL CARRELLO</h2> <p>«Le tendenze di consumo - spiega <strong>Simonetta Flores</strong>, fondatrice e amministratrice delegata di Eletto Prodotto dell'anno in Italia - riflettono una crescente preferenza per soluzioni pratiche e amiche dell'ambiente, per prodotti e servizi sostenibili. <strong>La sostenibilità continua a essere un tema strettamente connesso all'innovazione.</strong> La sfida delle aziende si gioca sulla capacità di fornire un valore percepito distintivo alle caratteristiche di prodotto, come qualità, varietà, unicità, sostenibilità e nel dare rilevanza all'etica aziendale. Il brand deve puntare sul coinvolgimento emozionale del proprio target con una corretta comunicazione per conquistare la sua preferenza».&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <h2>TRASPARENZA E TRACCIABILITÀ OBIETTIVI CHIAVE</h2> <p>È proprio in questa direzione che va anche <a href=\"https://www.plasticfinder.it/web/guest/notizie/content/read/certified-recycled-plastic-ai-microfoni-di-rds-acquisti-green-e-consapevoli-grazie-a-tracciabilita-e-trasparenza\"><strong>Certified Recycled Plastic&reg;</strong></a>, la tecnologia per la tracciabilità su blockchain dedicata alla plastica riciclata, che permette di digitalizzare la catena di custodia dei prodotti, promuovendo consumi intelligenti. <strong>Attenzione alla sostenibilità per l'economia circolare certificata</strong>: è quello che richiedono i consumatori italiani&nbsp;</p>", "permalink":"i-consumatori-mettono-la-sostenibilita-nel-carrello-le-aziende-sono-pronte-a-rispondere-alla-sfida-", "imageUrl":"https://www.plasticfinder.it//documents/10181/1252638/sostenibilit%C3%A0-carrello-certified-recycled-plastic.jpg/1ae2f8e5-60a1-436c-ac91-5a93a93e1508?t=1711363687385", "date":"2024-03-25T00:00:00.000Z", "categories":["NEWSLETTER","Market data","Business / e-commerce","Environment","Job posting"] } , { "id":"1252486", "category":"", "title":"SETTIMANA SOSTENIBILITÀ CON CRP, GLOBAL RECYCLING DAY, BORSE SOSTENIBILI: NOTIZIE DELLA SETTIMANA", "description":"<p><strong>Certified Recycled Plastic protagonista dal 19 al 22 marzo alla Settimana della Sostenibilità 2024</strong> a Mogliano Veneto, <strong>prime 20mila tonnellate di plastica riciclata tracciata grazie a The Nest</strong>&nbsp;e <strong>borse della spesa sostenibili</strong>: leggiamo le notizie della settimana.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>RELICYC PUNTA SU CERTIFIED RECYCLED PLASTIC E DIVENTA PROTAGONISTA ALLA SETTIMANA DELLA SOSTENIBILITÀ</h2> <p>Bello scoprire che un'azienda che ha puntato su&nbsp;<a href=\"https://www.certifiedrecycledplastic.com/\"><strong>Certified Recycled Plastic&reg;</strong></a>&nbsp;diventa protagonista della&nbsp;<strong>Settimana della Sostenibilità 2024</strong>, l'evento organizzato da Confindustria Veneto per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile tra le imprese del territorio.&nbsp; <strong>Alessandro Minuzzo</strong>, amministratore delegato di&nbsp;<a href=\"https://www.relicyc.com/it/\"><strong>Relicyc</strong></a>, azienda che opera nel campo del riciclo delle materie plastiche e del legno, terrà proprio domani il suo intervento dal titolo&nbsp;<em>Tracciabilità della plastica riciclata e catena di custodia – Dichiarazioni ambientali sicure e verificabili: il caso Relicyc</em>. Largo spazio dunque alla nostra tecnologia che permette di&nbsp;<strong>tracciare la plastica riciclata in modo trasparente</strong>&nbsp;e sempre verificabile da chiunque, e in qualsiasi momento, grazie al registro immodificabile della blockchain. «In un momento storico in cui, da parte delle aziende di tutti i settori, è all'ordine del giorno il rischio di cadere nel cosiddetto greenwashing – spiega Minuzzo in un articolo di&nbsp;<em>EnergiaPlus</em>&nbsp;–, noi abbiamo compiuto<strong>&nbsp;un ulteriore passo in avanti</strong>, con una forte attenzione alla garanzia e trasparenza dei nostri prodotti. Abbiamo voluto dimostrare così ancora una volta, attraverso azioni concrete, la nostra vocazione, contribuendo a&nbsp;<strong>ridurre gli sprechi, a risparmiare risorse e a tutelare l'ambiente</strong>». Parole che ci riempiono di orgoglio e ci spronano ulteriormente a proseguire il nostro impegno a favore della trasparenza e della tracciabilità nel campo della plastica riciclata. Il greenwashing può non essere per sempre.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>OGGI È IL GLOBAL RECYCLING DAY: CERTIFIED RECYCLED PLASTIC FESTEGGIA CON 20MILA TONNELLATE DI PLASTICA RICICLATA TRACCIATA</h2> <p>Oggi è il&nbsp;<strong>Global Recycling Day</strong>, la giornata mondiale del riciclo. Per noi di&nbsp;<a href=\"https://www.certifiedrecycledplastic.com/\">Certified Recycled Plastic&reg;</a>, che della trasparenza nel percorso di riciclo della plastica abbiamo fatto la nostra principale missione, è una data senz'altro non ordinaria. Vogliamo allora festeggiarla con un numero concreto:<strong>&nbsp;20.052</strong>. Sono le tonnellate di plastica riciclata che abbiamo potuto tracciare sulla&nbsp;<strong>blockchain</strong>&nbsp;fino a oggi. Circa&nbsp;<strong>1.300 lotti di materiali&nbsp;</strong>che ora hanno una storia e un'origine&nbsp;<strong>chiare, immutabili e verificabili</strong>&nbsp;da chiunque, in qualsiasi momento, grazie a un semplice Qr code inquadrabile con qualsiasi telefono. Quando si parla di riciclo bisogna ricordarsi che la trasparenza non è una componente secondaria del processo:&nbsp;<strong>è forse la più importante</strong>. Di più, non esisterà mai vero riciclo finché non ci saranno prove certe di quello che è stato fatto.&nbsp; Viva il 18 marzo, dunque. Ma forse servirebbe trovare una nuova data per festeggiare anche la&nbsp;<strong>Giornata Mondiale della Trasparenza nel Riciclo</strong>. Abbasso il greenwashing sempre.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>BORSE DI PLASTICA, CARTA E COTONE: LE PIÙ SOSTENIBILI SONO QUELLE CHE NON TI ASPETTI</h2> <strong>Borse in plastica, carta e&nbsp;cotone: quali sono quelle a minor impatto ambientale?</strong>&nbsp;Secondo una ricerca del 2018 curata dal&nbsp;<strong>Ministero dell'Ambiente e dell'Alimentazione danese</strong>, ripresa da Evelyn Novello su&nbsp;<em>Ohga</em>, la risposta più frequente è quella sbagliata: per compensare l'impatto complessivo della loro produzione, le borse di cotone biologico devono, ad esempio,&nbsp;essere utilizzate almeno 20mila volte. Tutto ciò equivale a un utilizzo quotidiano per 54 anni, della medesima borsa. Non parliamo, poi, del cotone convenzionale. Differenti i numeri relativi al poliestere, alla carta sbiancata o non sbiancata e al PET. Vediamo, dunque, quante volte bisognerebbe usare una borsa per compensare l'impatto ambientale di produzione: sacchetti in&nbsp;<strong>poliestere</strong>: 35 volte; sacchetto in<strong>&nbsp;carta sbiancata o non sbiancata</strong>: 43 volte; sacchetto in&nbsp;<strong>PET</strong>: 84 volte; borsa in&nbsp;<strong>cotone biologico</strong>: 20mila volte; borsa in&nbsp;<strong>cotone convenzionale</strong>: 7100 volte. Dunque, se consideriamo il numero di volte che occorre utilizzare un sacchetto per compensare l'impatto della sua produzione,&nbsp;<strong>quelli fatti in poliestere, carta e PET vincono sul cotone</strong>, sia esso biologico che convenzionale. Diciamolo.", "permalink":"settimana-sostenibilita-con-crp-global-recycling-day-borse-sostenibili-notizie-della-settimana", "imageUrl":"https://www.plasticfinder.it//documents/10181/1252468/NEWSLETTER.jpg/06a4ab36-c558-426a-82d8-f3c5f789c028?t=1711272199866", "date":"2024-03-24T00:00:00.000Z", "categories":["NEWSLETTER","Business / e-commerce"] } , { "id":"1252456", "category":"", "title":"BORSE DI PLASTICA, CARTA E COTONE: LE PIÙ SOSTENIBILI SONO QUELLE CHE NON TI ASPETTI", "description":"<p><strong>Borse in plastica, carta e&nbsp;cotone: quali sono quelle a minor impatto ambientale?</strong>&nbsp;Secondo una ricerca del 2018 curata dal&nbsp;<strong>Ministero dell'Ambiente e dell'Alimentazione danese</strong>, ripresa da Evelyn Novello su <em>Ohga</em>, la risposta più frequente è quella sbagliata: per compensare l'impatto complessivo della loro produzione, le borse di cotone biologico devono, ad esempio,&nbsp;essere utilizzate almeno 20mila volte. Tutto ciò equivale a un utilizzo quotidiano per 54 anni, della medesima borsa. Non parliamo, poi, del cotone convenzionale. Differenti i numeri relativi al poliestere, alla carta sbiancata o non sbiancata e al PET.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>POLISTERE VS CARTA E COTONE</h2> <p>Vediamo, dunque, quante volte bisognerebbe usare una borsa per compensare l'impatto ambientale di produzione:&nbsp;</p> <ol> <li>sacchetti in <strong>poliestere</strong>: 35 volte</li> <li>sacchetto in<strong>&nbsp;carta sbiancata o non sbiancata</strong>: 43 volte</li> <li>sacchetto in <strong>PET</strong>: 84 volte</li> <li>borsa in <strong>cotone biologico</strong>: 20mila volte</li> <li>borsa in <strong>cotone convenzionale</strong>: 7100 volte.</li> </ol> <p>&nbsp;</p> <h2>POLIESTERE E CARTA VINCONO SUL TESSUTO</h2> <p>Dunque, se consideriamo il numero di volte che occorre utilizzare un sacchetto per compensare l'impatto della sua produzione, <strong>quelli fatti in poliestere, carta e PET vincono sul cotone</strong>, sia esso biologico che convenzionale. Diciamolo.</p>", "permalink":"borse-di-plastica-carta-e-cotone-le-piu-sostenibili-sono-quelle-che-non-ti-aspetti", "imageUrl":"https://www.plasticfinder.it//documents/10181/1252438/iStock-1405393313+%281%29.jpg/65e31474-1958-4ffd-aa76-23e6827c1de0?t=1711232293046", "date":"2024-03-22T00:00:00.000Z", "categories":["NEWSLETTER","Environment"] } , { "id":"1251896", "category":"", "title":"RELICYC PUNTA SU CERTIFIED RECYCLED PLASTIC E DIVENTA PROTAGONISTA ALLA SETTIMANA DELLA SOSTENIBILITÀ", "description":"<p>Bello scoprire che un'azienda che ha puntato su <a href=\"https://www.certifiedrecycledplastic.com/\"><strong>Certified Recycled Plastic&reg;</strong></a> diventa protagonista della <strong>Settimana della Sostenibilità 2024</strong>, l'evento organizzato da Confindustria Veneto per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile tra le imprese del territorio.&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <h2>DOMANI INTERVENTO DELL'AD MINUZZO</h2> <p><strong>Alessandro Minuzzo</strong>, amministratore delegato di <a href=\"https://www.relicyc.com/it/\"><strong>Relicyc</strong></a>, azienda che opera nel campo del riciclo delle materie plastiche e del legno, terrà proprio domani il suo intervento dal titolo <em>Tracciabilità della plastica riciclata e catena di custodia – Dichiarazioni ambientali sicure e verificabili: il caso Relicyc</em>.</p> <p>Largo spazio dunque alla nostra tecnologia che permette di <strong>tracciare la plastica riciclata in modo trasparente</strong> e sempre verificabile da chiunque, e in qualsiasi momento, grazie al registro immodificabile della blockchain.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>COSÌ SI TUTELA L'AMBIENTE</h2> <p>«In un momento storico in cui, da parte delle aziende di tutti i settori, è all'ordine del giorno il rischio di cadere nel cosiddetto greenwashing – spiega Minuzzo in un articolo di <em>EnergiaPlus</em> –, noi abbiamo compiuto<strong> un ulteriore passo in avanti</strong>, con una forte attenzione alla garanzia e trasparenza dei nostri prodotti. Abbiamo voluto dimostrare così ancora una volta, attraverso azioni concrete, la nostra vocazione, contribuendo a <strong>ridurre gli sprechi, a risparmiare risorse e a tutelare l'ambiente</strong>».</p> <p>Parole che ci riempiono di orgoglio e ci spronano ulteriormente a proseguire il nostro impegno a favore della trasparenza e della tracciabilità nel campo della plastica riciclata. Il greenwashing può non essere per sempre.</p> <p><a href=\"https://energia-plus.it/riciclo-e-tracciabilita-della-plastica-il-caso-relicyc-alla-settimana-della-sostenibilita_99923/\">LEGGI L'ARTICOLO DI ENERGIAPLUS</a></p>", "permalink":"relicyc-punta-su-certified-recycled-plastic-e-diventa-protagonista-alla-settimana-della-sostenibilita", "imageUrl":"https://www.plasticfinder.it//documents/10181/1251878/sostenibilit%C3%A0-verde-green-crp.jpg/cabea929-79e5-4583-b12e-a036d3589673?t=1710944922446", "date":"2024-03-20T00:00:00.000Z", "categories":["NEWSLETTER","Business / e-commerce","Environment"] } , { "id":"1251493", "category":"", "title":"IMBALLAGGI IN PLASTICA, NESTLÈ: L'83% DEI NOSTRI È PROGETTATO PER IL RICICLO", "description":"<p>Ieri nel <strong>Global Recycling Day</strong>, la Giornata mondiale del riciclo, è stata diffusa una notizia particolarmente interessante perché riguarda un gigante del mercato internazionale.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>CALATO&nbsp;DI UN TERZO L'USO DI PLASTICA VERGINE</h2> <p>Il <strong>Gruppo Nestlè</strong> ha infatti comunicato di aver raggiunto un traguardo significativo: il 95% delle confezioni dei suoi prodotti è ora progettato per il riciclo. In particolare, per quanto riguarda gli imballaggi in plastica, al momento quasi l'83% di quelli utilizzati da Nestlé è già progettato per il riciclo. Inoltre, nel corso degli ultimi cinque anni, il Gruppo è riuscito a <strong>ridurre del 33% l'uso della plastica vergine</strong>.&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <h2>OGNUNO PUÒ DARE UN CONTRIBUTO</h2> <p>«Stiamo compiendo progressi nella riduzione del nostro packaging, nel renderlo più riciclabile e nell'utilizzo di materiali rinnovabili o riciclati – ha spiegato <strong>Antonia Wanner</strong>, Nestlé Head of ESG Strategy e Deployment –. Il design e i materiali utilizzati nelle nostre confezioni sono fattori su cui possiamo incidere direttamente».</p> <p>È esattamente quest'ultimo il messaggio che deve passare e che in PlasticFinder ripetiamo in continuazione: nel campo della sostenibilità ognuno, nel suo piccolo o grande che sia, <strong>deve fornire il contributo adeguato alle sue possibilità</strong>. Perché qualcosa possiamo davvero farlo tutti: in gruppo, come aziende, e individualmente, come consumatori e cittadini. Basta volerlo.</p> <p><a href=\"https://www.mark-up.it/gruppo-nestle-nove-confezioni-su-dieci-progettate-per-il-riciclo/\">LEGGI L'ARTICOLO DI MARKUP</a></p>", "permalink":"imballaggi-in-plastica-nestle-l-83-dei-nostri-e-progettato-per-il-riciclo", "imageUrl":"https://www.plasticfinder.it//documents/10181/1251478/plasticfinder-imballaggi-nestle-2024.jpg/b434040a-847d-4b69-b706-7e0a646bed94?t=1710838402000", "date":"2024-03-19T00:00:00.000Z", "categories":["NEWSLETTER","Business / e-commerce","Environment"] } , { "id":"1251061", "category":"", "title":"OGGI È IL GLOBAL RECYCLING DAY: CERTIFIED RECYCLED PLASTIC FESTEGGIA CON 20MILA TONNELLATE DI PLASTICA RICICLATA TRACCIATA", "description":"<p>Oggi è il <strong>Global Recycling Day</strong>, la giornata mondiale del riciclo.</p> <p>Per noi di <a href=\"https://www.certifiedrecycledplastic.com/\">Certified Recycled Plastic&reg;</a>, che della trasparenza nel percorso di riciclo della plastica abbiamo fatto la nostra principale missione, è una data senz'altro non ordinaria.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>OLTRE 1.300 LOTTI DI PLASTICA ORA HANNO UNA STORIA</h2> <p>Vogliamo allora festeggiarla con un numero concreto:<strong> 20.052</strong>. Sono le tonnellate di plastica riciclata che abbiamo potuto tracciare sulla <strong>blockchain</strong> fino a oggi.</p> <p>Circa <strong>1.300 lotti di materiali </strong>che ora hanno una storia e un'origine <strong>chiare, immutabili e verificabili</strong> da chiunque, in qualsiasi momento, grazie a un semplice Qr code inquadrabile con qualsiasi telefono.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>TRASPARENZA CHIAVE DEL PROCESSO</h2> <p>Quando si parla di riciclo bisogna ricordarsi che la trasparenza non è una componente secondaria del processo: <strong>è forse la più importante</strong>. Di più, non esisterà mai vero riciclo finché non ci saranno prove certe di quello che è stato fatto.&nbsp;</p> <p>Viva il 18 marzo, dunque. Ma forse servirebbe trovare una nuova data per festeggiare anche la <strong>Giornata Mondiale della Trasparenza nel Riciclo</strong>. Abbasso il greenwashing sempre.</p>", "permalink":"oggi-e-il-global-recycling-day-certified-recycled-plastic-festeggia-con-20mila-tonnellate-di-plastica-riciclata-tracciata", "imageUrl":"https://www.plasticfinder.it//documents/10181/1251043/crp-giornata-mondiale-riciclo.JPEG/c3a8d2bd-9b39-450c-85e0-ccedf3a744b1?t=1710520158000", "date":"2024-03-18T00:00:00.000Z", "categories":["NEWSLETTER","Business / e-commerce","Environment"] } , { "id":"1251140", "category":"", "title":"BERRY IN EUROPA, REPORT LCA SU ALLUMINIO, COMPLEANNO POLIPROPILENE: LE NOTIZIE DELLA SETTIMANA", "description":"<p><strong>Berry investe in Europa</strong>, <strong>l'alluminio non è meglio della plastica</strong>, <strong>70 anni di polipropilene</strong>: leggiamo le notizie della settimana selezionate da <em>PlasticFinder</em>.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>UN TERZO DI RICICLATO NEI FILM VENDUTI ENTRO IL 2025, IL GRUPPO BERRY INVESTE IN EUROPA</h2> <p><strong>Il gruppo statunitense Berry Global investe in Europa per potenziare le capacità di riciclo meccanico</strong>. Obiettivo assicurarsi una&nbsp;<strong>maggiore disponibilità di polimeri rigenerati Sustane</strong>, utilizzati nell'estrusione dei film a ridotto impatto ambientale in parziale sostituzione di plastiche vergini. A raccontarlo è&nbsp;<a href=\"https://www.polimerica.it/articolo.asp?id=31493\"><em>Polimerica</em></a>, il portale dedicato all'universo della plastica che spesse volte ha parlato della piattaforma PlasticFinder. Gli interventi finanziati riguardano – spiega&nbsp;<em>Polimerica&nbsp;</em>– le attività di riciclo presso gli impianti che Berry possiede a Heanor nel&nbsp;<strong>Regno Unito</strong>, a Steinfeld in&nbsp;<strong>Germania</strong>&nbsp;e a Zdzieszowice in<strong>&nbsp;Polonia</strong>, con un incremento della produzione di<strong>&nbsp;polimeri rigenerati&nbsp;</strong>pari a 6.600 tonnellate annue. «<strong>Molti dei film prodotti negli stabilimenti europei contengono oltre il 30 per cento di contenuto riciclato</strong>, per esempio&nbsp;<strong>stretch hood, sacchi ventilati NorDiVent, film FormiFor e imballi flessibili&nbsp;</strong>per torba da giardinaggio», spiega la società ripresa da&nbsp;<em>Polimerica</em>. Tutto questo è in linea con l'obiettivo annunciato da Berry, ossia quello di&nbsp;<strong>offrire come opzione, entro il 2025, il 30 per cento di contenuto riciclato in tutti i film venduti in Europa</strong>.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>L'ALLUMINIO È MEGLIO DELLA PLASTICA: SIAMO PROPRIO SICURI? PER L'ANALISI LCA, IL PET È PIÙ AMICO DELL'AMBIENTE</h2> <p>Utilizzare contenitori per bevande in alluminio invece che in plastica fa bene all'ambiente. Sbagliato.&nbsp;A dirlo è uno<strong>&nbsp;studio LCA</strong>&nbsp;condotto negli Stati Uniti che quantifica e valuta gli impatti ambientali di un prodotto lungo tutto il&nbsp;<a href=\"https://www.plasticfinder.it/web/guest/notizie/content/read/ocse-il-problema-non-e-la-plastica-ma-il-ciclo-di-vita-dei-prodotti\">ciclo di vita</a>. Il risultato?<strong>&nbsp;Il PET è più sostenibile rispetto all'alluminio in termini di minor impatto sull'ambiente</strong>. Occorre fare un passo indietro: nell'estate del 2019 l'<strong>aeroporto di San Francisco</strong>&nbsp;decide la messa al bando delle&nbsp;<a href=\"https://www.plasticfinder.it/web/guest/notizie/content/read/corriere-della-sera-plastica-riciclata-in-forte-crescita-plasticfinder-intermediario-degli-operatori\">bottiglie in PET,</a>&nbsp;sostituendo la plastica con l'alluminio. A distanza di qualche anno, si legge su&nbsp;<a href=\"https://www.polimerica.it/articolo.asp?id=31461\">Polimerica</a>, l'associazione statunitense&nbsp;<strong>Napcor&nbsp;</strong>ha commissionato a&nbsp;<strong>Franklin Associates un'analisi LCA che compara la bottiglia di plastica con la lattina di alluminio</strong>. Secondo la ricerca, la sostituzione delle 9mila bottiglie d'acqua vendute ogni giorno nello scalo aeroportuale con lattine di alluminio ha causato l'<strong>emissione di oltre mille tonnellate aggiuntive di CO2 equivalenti</strong>. L'analisi del ciclo di vita degli imballaggi in plastica, dunque, è spesso distorta: le&nbsp;<strong>bottiglie in PET, infatti, consumano l'80% in meno di energia durante la produzione</strong>. «Tra i contenitori per bevande,&nbsp;<strong>le bottiglie in PET sono la scelta migliore per</strong>&nbsp;il nostro pianeta - commenta la direttrice dell'associazione,&nbsp;<strong>Laura Stewart</strong>&nbsp;-. Siamo preoccupati per gli effetti dannosi che questi divieti sulle plastiche avranno sull'ambiente. Se grandi strutture come l'aeroporto di San Francisco, vogliono avere un impatto positivo sull'ambiente, dovrebbero investire e&nbsp;<strong>sostenere il corretto riciclo delle bottiglie di plastica PET invece di vietarle</strong>».</p> <p>&nbsp;</p> <h2>AUGURI POLIPROPILENE: 70 ANNI FA LA SCOPERTA DI GIULIO NATTA, IL PREMIO NOBEL PADRE DELLA PLASTICA</h2> 11 marzo 1954. Settant'anni fa, il chimico italiano&nbsp;<strong>Giulio Natta</strong>&nbsp;annota nella sua agenda&nbsp;<strong>\"Fatto il polipropilene\"</strong>, segnando un notevole contributo alla storia della scienza. La scoperta, e l'immediato riconoscimento della sua importanza in ambito scientifico e industriale, avrebbe portato il chimico italiano a ricevere il prestigioso&nbsp;<strong>premio Noble per la chimica nel 1963</strong>, insieme a Karl Ziegler. Il polipropilene isotattico si rivela, fin da subito, un'intuizione innovativa: il nuovo materiale, infatti, si distingue per resistenza, versatilità ed economicità e trova&nbsp;<strong>diffusione in modo trasversale in una vasta serie di applicazioni e settori del mercato</strong>. Nell'Italia del boom economico, il polipropilene viene commercializzato con il nome di&nbsp;<strong>Moplen</strong>: la televisione porta nelle case degli italiani gli spot interpretati dal comico&nbsp;<strong>Gino Bramieri</strong>. Lo slogan «Ma signora guardi ben che sia fatto di Moplen» diviene un vero e proprio tormentone: la scoperta di Natta segna un deciso&nbsp;<strong>cambiamento degli stili di vita dei cittadini</strong>.&nbsp; Da scoperta rivoluzionaria a nemico numero uno per l'ambiente:&nbsp;<strong>prima amata, oggi demonizzata</strong>. A distanza di 70 anni, la percezione del&nbsp;<a href=\"https://www.plasticfinder.it/web/guest/notizie/content/read/ocse-il-problema-non-e-la-plastica-ma-il-ciclo-di-vita-dei-prodotti\">materiale plastico</a>&nbsp;si è modificata, portando con sé nuove riflessioni. 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Obiettivo assicurarsi una <strong>maggiore disponibilità di polimeri rigenerati Sustane</strong>, utilizzati nell'estrusione dei film a ridotto impatto ambientale in parziale sostituzione di plastiche vergini. A raccontarlo è <a href=\"https://www.polimerica.it/articolo.asp?id=31493\"><em>Polimerica</em></a>, il portale dedicato all'universo della plastica che spesse volte ha parlato della piattaforma PlasticFinder.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>BERRY: INVESTIMENTI NEL REGNO UNITO, GERMANIA E POLONIA</h2> <p>Gli interventi finanziati riguardano – spiega <em>Polimerica </em>– le attività di riciclo presso gli impianti che Berry possiede a Heanor nel <strong>Regno Unito</strong>, a Steinfeld in <strong>Germania</strong> e a Zdzieszowice in<strong> Polonia</strong>, con un incremento della produzione di<strong> polimeri rigenerati </strong>pari a 6.600 tonnellate annue.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>BERRY: 30 PER CENTO DI RICICLATO IN TUTTI I FILM VENDUTI IN EUROPA</h2> <p>«<strong>Molti dei film prodotti negli stabilimenti europei contengono oltre il 30 per cento di contenuto riciclato</strong>, per esempio <strong>stretch hood, sacchi ventilati NorDiVent, film FormiFor e imballi flessibili </strong>per torba da giardinaggio», spiega la società ripresa da <em>Polimerica</em>. Tutto questo è in linea con l'obiettivo annunciato da Berry, ossia quello di <strong>offrire come opzione, entro il 2025, il 30 per cento di contenuto riciclato in tutti i film venduti in Europa</strong>.</p>", "permalink":"un-terzo-di-riciclato-nei-film-venduti-entro-il-2025-il-gruppo-berry-investe-in-europa", "imageUrl":"https://www.plasticfinder.it//documents/10181/1251151/StyDv1N0_400x400.jpg/4f8bbc64-3836-4f9b-a75d-6927dfe7f477?t=1710669226000", "date":"2024-03-15T00:00:00.000Z", "categories":["NEWSLETTER","Business / e-commerce"] } , { "id":"1249985", "category":"", "title":"AUGURI PROLIPROPILENE: 70 ANNI FA LA SCOPERTA DI GIULIO NATTA, IL PREMIO NOBEL PADRE DELLA PLASTICA", "description":"<p>11 marzo 1954. Settant'anni fa, il chimico italiano <strong>Giulio Natta</strong> annota nella sua agenda <strong>\"Fatto il polipropilene\"</strong>, segnando un notevole contributo alla storia della scienza. La scoperta, e l'immediato riconoscimento della sua importanza in ambito scientifico e industriale, avrebbe portato il chimico italiano a ricevere il prestigioso <strong>premio Noble per la chimica nel 1963</strong>, insieme a Karl Ziegler.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>AUGURI PROLIPROPILENE: 70 ANNI FA LA SCOPERTA DI GIULIO NATTA</h2> <p>Il polipropilene isotattico si rivela, fin da subito, un'intuizione innovativa: il nuovo materiale, infatti, si distingue per resistenza, versatilità ed economicità e trova <strong>diffusione in modo trasversale in una vasta serie di applicazioni e settori del mercato</strong>. Nell'Italia del boom economico, il polipropilene viene commercializzato con il nome di <strong>Moplen</strong>: la televisione porta nelle case degli italiani gli spot interpretati dal comico <strong>Gino Bramieri</strong>. Lo slogan «Ma signora guardi ben che sia fatto di Moplen» diviene un vero e proprio tormentone: la scoperta di Natta segna un deciso <strong>cambiamento degli stili di vita dei cittadini</strong>.&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <h2>PLASTICA, PUNTIAMO SU TRACCIABILITÀ E TRASPARENZA&nbsp;</h2> <p>Da scoperta rivoluzionaria a nemico numero uno per l'ambiente: <strong>prima amata, oggi demonizzata</strong>. A distanza di 70 anni, la percezione del <a href=\"https://www.plasticfinder.it/web/guest/notizie/content/read/ocse-il-problema-non-e-la-plastica-ma-il-ciclo-di-vita-dei-prodotti\">materiale plastico</a> si è modificata, portando con sé nuove riflessioni. 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PER L'ANALISI LCA, IL PET È PIÙ AMICO DELL'AMBIENTE", "description":"<p>Utilizzare contenitori per bevande in alluminio invece che in plastica fa bene all'ambiente. Sbagliato.&nbsp;A dirlo è uno<strong> studio LCA</strong> condotto negli Stati Uniti che quantifica e valuta gli impatti ambientali di un prodotto lungo tutto il <a href=\"https://www.plasticfinder.it/web/guest/notizie/content/read/ocse-il-problema-non-e-la-plastica-ma-il-ciclo-di-vita-dei-prodotti\">ciclo di vita</a>. Il risultato?<strong> Il PET è più sostenibile rispetto all'alluminio in termini di minor impatto sull'ambiente</strong>.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>PLASTICA VS ALLUMINIO: CHI È PIÙ SOSTENIBILE?</h2> <p>Occorre fare un passo indietro: nell'estate del 2019 l'<strong>aeroporto di San Francisco</strong> decide la messa al bando delle <a href=\"https://www.plasticfinder.it/web/guest/notizie/content/read/corriere-della-sera-plastica-riciclata-in-forte-crescita-plasticfinder-intermediario-degli-operatori\">bottiglie in PET,</a> sostituendo la plastica con l'alluminio. A distanza di qualche anno, si legge su <a href=\"https://www.polimerica.it/articolo.asp?id=31461\">Polimerica</a>, l'associazione statunitense <strong>Napcor </strong>ha commissionato a <strong>Franklin Associates un'analisi LCA che compara la bottiglia di plastica con la lattina di alluminio</strong>. Secondo la ricerca, la sostituzione delle 9mila bottiglie d'acqua vendute ogni giorno nello scalo aeroportuale con lattine di alluminio ha causato l'<strong>emissione di oltre mille tonnellate aggiuntive di CO2 equivalenti</strong>. L'analisi del ciclo di vita degli imballaggi in plastica, dunque, è spesso distorta: le <strong>bottiglie in PET, infatti, consumano l'80% in meno di energia durante la produzione</strong>.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>ANALISI LCA, IL PET È AMICO DELL'AMBIENTE</h2> <p>«Tra i contenitori per bevande, <strong>le bottiglie in PET sono la scelta migliore per</strong> il nostro pianeta - commenta la direttrice dell'associazione, <strong>Laura Stewart</strong> -. Siamo preoccupati per gli effetti dannosi che questi divieti sulle plastiche avranno sull'ambiente. 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Torna anche nel 2024 l'<strong>Amazon Sustainability Accelerator,</strong> il programma progettato per supportare le startup con un potenziale da unicorno che promuovono l'innovazione in settori cruciali per la <a href=\"https://www.plasticfinder.it/web/guest/notizie/content/read/il-responsabile-sostenibilita-in-azienda-tutti-cosi-nau-vince-la-sfida-del-riciclo-e-del-riutilizzo-\">sostenibilità</a>. Giunta alla sua terza edizione, l'iniziativa è rivolta alle principali startup italiane ed europee impegnate nel settore climate-tech in <strong>quattro categorie chiave</strong>: prodotti di consumo, economia circolare, approvvigionamento energetico negli edifici e imballaggi.&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <h2>AMAZON CERCA UNICORNI NELLA SOSTENIBILITÀ</h2> <p>Quest'anno l'<strong><a href=\"https://sell.amazon.it/programmi/sustainability-accelerator\">Amazon Sustainability Accelerator</a></strong> è gestito in collaborazione con&nbsp;Eit Climate-Kic e Founders Intelligence: le startup che parteciperanno al programma lavoreranno con esperti, partecipando a workshop e sessioni di programmi speciali per riuscire a far crescere le proprie aziende e avere un impatto positivo sull'ambiente.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>VIA ALL'AMAZON SUSTAINABILITY ACCELERATOR</h2> <p>«Abbiamo l'obiettivo di far diventare l'Amazon Sustainability Accelerator - afferma <strong>Zak Watts</strong>, direttore della Sostenibilità per Amazon in Europa -<strong> il posto migliore al mondo per gli imprenditori che vogliono creare prodotti e tecnologie sostenibili e all'avanguardia.</strong> Vogliamo aiutarli a realizzare il sogno di costruire un'azienda con un potenziale da unicorno. Quest'anno Amazon ha ampliato l'Acceleratore a nuove categorie e settori verticali, accogliendo nel programma startup in fase avanzata con l'obiettivo di f<strong>avorirne la crescita e contribuire così a un'economia più sostenibile</strong>». In bocca al lupo da tutti i partecipanti. 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Insomma, i criteri ambientali minimi oramai impattano anche sui polimeri o l'acciaio», spiega il presidente Chiaramondia al&nbsp;<em>Corriere della Sera</em>. Nato come un motore di scambio – scrive il&nbsp;<em>Corriere della Sera&nbsp;</em>–, «<strong>oggi PlasticFinder è un portale di vendita della plastica riciclata a cui attingono 3.300 operatori e imprese nella doppia veste di venditori e acquirenti</strong>. La piattaforma sta nel mezzo ma non svolge un ruolo neutro, tutt'altro». Chi vende sul portale – racconta Chiaramondia – «dichiara di avere le autorizzazioni ambientali di provenienza della merce trattata da un impianto autorizzato, poi viene certificato ogni singolo lotto e allegata una scheda tecnica a tutela delle buone informazioni». A tutto questo si aggiunge la sicurezza finanziaria: «Grazie a un accordo con UniCredit – ricorda Sottocornola –,&nbsp;<strong>PlasticFinder funge da conto di garanzia tra l'acquirente</strong>, che paga ma non riceve la merce,<strong>&nbsp;e il venditore</strong>&nbsp;che spedisce il prodotto ma non incassa subito. I soldi restano parcheggiati in sicurezza fino al via libera di entrambe le parti». L'ultima importante novità è&nbsp;<strong>Certified Recycled Plastic</strong>, la piattaforma che<strong>&nbsp;traccia l'intera storia del prodotto dall'origine e lungo la filiera</strong>: «<strong>Questa tecnologia consente di tracciare il grado di qualità, il ciclo di vita, l'impatto ambientale e la conformità&nbsp;</strong>con le normative dei prodotti, trascrivendo in modo univoco, immutabile e verificabile la catena dei materiali a partire dal rifiuto; il sistema aiuta riciclatori, trasformatori e produttori a fornire le informazioni richieste dalle normative in vigore e necessarie ai consumatori per effettuare un acquisto consapevole, senza rischiare di cadere nella trappola del greenwashing», dice&nbsp;<strong>Riccardo Parrin</strong>i, presidente di&nbsp;<strong>The Nest Company</strong>, l'azienda controllata da PlasticFinder che fornisce servizi digitali per l'economia circolare. E&nbsp;<strong>per il futuro PlasticFinder</strong>, che ha realizzato un fatturato di 30 milioni a partire dal 2017 e fino a oggi,&nbsp;<strong>punta a triplicare i numeri in tre anni</strong>.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>IL RESPONSABILE SOSTENIBILITÀ IN AZIENDA? «TUTTI». COSÌ NAU VINCE LA SFIDA DEL RICICLO (E DEL RIUTILIZZO)</h2> <p>«Recuperiamo&nbsp;<strong>scarti&nbsp;</strong>che ad alte temperature&nbsp;<strong>possono essere riutilizzati</strong>, come una buona minestra riscaldata, ma usiamo soltanto il nero, perché altrimenti la verniciatura comporterebbe ulteriore impatto e si tratta di un progetto certificato ogni anno, al quale abbiamo aggiunto la neutralizzazione completa dell'anidride carbonica».&nbsp; <strong>M<strong>onica Silvestrin&nbsp;</strong></strong>e&nbsp;<strong>Fabrizio Brogi</strong>, marito e moglie, sono i fondatori di<strong>&nbsp;Nau</strong>, azienda da 300 dipendenti che dal 2004 produce occhiali nel Varesotto e intervistati da&nbsp;<strong>Giampiero Rossi</strong>&nbsp;del&nbsp;<em>Corriere della Sera</em>&nbsp;danno un'ulteriore testimonianza del contributo green che ogni realtà imprenditoriale può dare, nel suo piccolo, attraverso scelte più sostenibili: nel caso di Nau si tratta di&nbsp;<strong>riutilizzo</strong>&nbsp;(aiutano ad allungare al massimo il ciclo di vita&nbsp; dell'occhiale grazie a una sorta di \"tagliando\", oltre a ritirare e rimettere in commercio l'usato) e&nbsp;<strong>ricorso alla plastica riciclata</strong>. Un approccio che noi di PlasticFinder non possiamo che apprezzare: riutilizzare e riciclare, anche quando si parla di plastica, sono parole chiave. Fa riflettere la bella chiosa finale dell'intervista: «Da noi&nbsp;<strong>non esiste un responsabile della sostenibilità</strong>&nbsp;– spiega Fabrizio Brogi&nbsp; –, perché dobbiamo esserlo tutti».&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <h2>MA LA BLOCKCHAIN SERVE SOLO AL SETTORE DELLE VALUTE? (SPOILER: NO)</h2> Ancora oggi quando si sente parlare di&nbsp;<strong>blockchain&nbsp;</strong>in tanti tendono a fare subito l'associazione col settore valutario e finanziario. Ma è un \"automatismo\" che ha ancora senso oggi? «Il settore finanziario è il più propenso a beneficiare della tecnologia blockchain, con numerosi progetti di tokenizzazione degli asset finanziari in fase di sviluppo – spiega al<em>&nbsp;Sole 24 Ore</em>&nbsp;<strong>Giacomo Vella</strong>, direttore dell'<strong>Osservatorio Blockchain &amp; Web3</strong>&nbsp;del Politecnico di Milano –. Tuttavia è una tendenza che coinvolge diversi settori. Ma i vantaggi della tecnologia blockchain vanno letti in modo trasversale, seguendo l'ottica del web3, che ha un potenziale trasformativo&nbsp;<strong>oltre i confini dei singoli settori</strong>, promettendo di plasmare un nuovo modello di Internet caratterizzato da equità e inclusività, fondato su concetti chiave come trasparenza, decentralizzazione e coinvolgimento attivo degli utenti».&nbsp; Dalle valute si è partiti, dunque, ma il percorso sta dimostrando che la blockchain è una&nbsp;<strong>tecnologia trasversale ai settori</strong>. 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Insomma, i criteri ambientali minimi oramai impattano anche sui polimeri o l'acciaio», spiega il presidente Chiaramondia al <em>Corriere della Sera</em>.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>PLASTICFINDER PORTALE SICURO AMBIENTALMENTE E FINANZIARIAMENTE</h2> <p>Nato come un motore di scambio – scrive il <em>Corriere della Sera </em>–, «<strong>oggi PlasticFinder è un portale di vendita della plastica riciclata a cui attingono 3.300 operatori e imprese nella doppia veste di venditori e acquirenti</strong>. La piattaforma sta nel mezzo ma non svolge un ruolo neutro, tutt'altro». Chi vende sul portale – racconta Chiaramondia – «dichiara di avere le autorizzazioni ambientali di provenienza della merce trattata da un impianto autorizzato, poi viene certificato ogni singolo lotto e allegata una scheda tecnica a tutela delle buone informazioni». A tutto questo si aggiunge la sicurezza finanziaria: «Grazie a un accordo con UniCredit – ricorda Sottocornola –, <strong>PlasticFinder funge da conto di garanzia tra l'acquirente</strong>, che paga ma non riceve la merce,<strong> e il venditore</strong> che spedisce il prodotto ma non incassa subito. I soldi restano parcheggiati in sicurezza fino al via libera di entrambe le parti».</p> <p>&nbsp;</p> <h2>CERTIFIED RECYCLED PLASTIC PER TRACCIARE IL PRODOTTO</h2> <p>L'ultima importante novità è <strong>Certified Recycled Plastic</strong>, la piattaforma che<strong> traccia l'intera storia del prodotto dall'origine e lungo la filiera</strong>: «<strong>Questa tecnologia consente di tracciare il grado di qualità, il ciclo di vita, l'impatto ambientale e la conformità </strong>con le normative dei prodotti, trascrivendo in modo univoco, immutabile e verificabile la catena dei materiali a partire dal rifiuto; il sistema aiuta riciclatori, trasformatori e produttori a fornire le informazioni richieste dalle normative in vigore e necessarie ai consumatori per effettuare un acquisto consapevole, senza rischiare di cadere nella trappola del greenwashing», dice <strong>Riccardo Parrin</strong>i, presidente di <strong>The Nest Company</strong>, l'azienda controllata da PlasticFinder che fornisce servizi digitali per l'economia circolare. E <strong>per il futuro PlasticFinder</strong>, che ha realizzato un fatturato di 30 milioni a partire dal 2017 e fino a oggi, <strong>punta a triplicare i numeri in tre anni</strong>.</p>", "permalink":"corriere-della-sera-plastica-riciclata-in-forte-crescita-plasticfinder-intermediario-degli-operatori", "imageUrl":"https://www.plasticfinder.it//documents/10181/1249335/PlasticFinder+Corriere+della+Sera+2+%281%29.jpg/31af8647-1506-409b-a3b6-88e3cefff079?t=1709993758205", "date":"2024-03-08T00:00:00.000Z", "categories":["NEWSLETTER","Business / e-commerce"] } , { "id":"1246345", "category":"", "title":"MA LA BLOCKCHAIN SERVE SOLO AL SETTORE DELLE VALUTE? (SPOILER: NO)", "description":"<p>Ancora oggi quando si sente parlare di <strong>blockchain </strong>in tanti tendono a fare subito l'associazione col settore valutario e finanziario. 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Ma i vantaggi della tecnologia blockchain vanno letti in modo trasversale, seguendo l'ottica del web3, che ha un potenziale trasformativo <strong>oltre i confini dei singoli settori</strong>, promettendo di plasmare un nuovo modello di Internet caratterizzato da equità e inclusività, fondato su concetti chiave come trasparenza, decentralizzazione e coinvolgimento attivo degli utenti».&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <h2>L'UNICO LIMITE È LA FANTASIA UMANA</h2> <p>Dalle valute si è partiti, dunque, ma il percorso sta dimostrando che la blockchain è una <strong>tecnologia trasversale ai settori</strong>. L'unico limite sono la fantasia e la creatività delle persone.</p> <p>Noi abbiamo pensato che potesse essere molto utile anche nel campo della<strong> plastica riciclata</strong>, con <a href=\"https://www.certifiedrecycledplastic.com/\">Certified Recycled Plastic</a>, per renderlo, utilizzando l'aggettivo perfetto di Giacomo Vella, più \"trasparente\".&nbsp;</p> <p><a href=\"https://www.ilsole24ore.com/art/blockchain-vola-aziende-italia-prevale-cautela-AFXwBWMC\">LEGGI L'ARTICOLO DE IL SOLE 24 ORE</a></p>", "permalink":"ma-la-blockchain-serve-solo-al-settore-delle-valute-spoiler-no-", "imageUrl":"https://www.plasticfinder.it//documents/10181/1247281/BLOCKCHAIN-CRP-UOMO.jpg/f428051a-d91d-438f-abf5-5d69a9595804?t=1709202764000", "date":"2024-03-06T00:00:00.000Z", "categories":["NEWSLETTER","Business / e-commerce"] } , { "id":"1247363", "category":"", "title":"IL RESPONSABILE SOSTENIBILITÀ IN AZIENDA? «TUTTI». COSÌ NAU VINCE LA SFIDA DEL RICICLO (E DEL RIUTILIZZO)", "description":"<p>«Recuperiamo <strong>scarti </strong>che ad alte temperature <strong>possono essere riutilizzati</strong>, come una buona minestra riscaldata, ma usiamo soltanto il nero, perché altrimenti la verniciatura comporterebbe ulteriore impatto e si tratta di un progetto certificato ogni anno, al quale abbiamo aggiunto la neutralizzazione completa dell'anidride carbonica».&nbsp;</p> <h2>IL TAGLIANDO ALLUNGA LA VITA DELL'OCCHIALE</h2> <p><strong>Monica Silvestrin </strong>e <strong>Fabrizio Brogi</strong>, marito e moglie, sono i fondatori di<strong> Nau</strong>, azienda da 300 dipendenti che dal 2004 produce occhiali nel Varesotto e intervistati da <strong>Giampiero Rossi</strong> del <em>Corriere della Sera</em> danno un'ulteriore testimonianza del contributo green che ogni realtà imprenditoriale può dare, nel suo piccolo, attraverso scelte più sostenibili: nel caso di Nau si tratta di <strong>riutilizzo</strong> (aiutano ad allungare al massimo il ciclo di vita&nbsp; dell'occhiale grazie a una sorta di \"tagliando\", oltre a ritirare e rimettere in commercio l'usato) e <strong>ricorso alla plastica riciclata</strong>.</p> <h2>NESSUN RESPONSABILE, TUTTI RESPONSABILI</h2> <p>Un approccio che noi di PlasticFinder non possiamo che apprezzare: riutilizzare e riciclare, anche quando si parla di plastica, sono parole chiave. Fa riflettere la bella chiosa finale dell'intervista: «Da noi <strong>non esiste un responsabile della sostenibilità</strong> – spiega Fabrizio Brogi&nbsp; –, perché dobbiamo esserlo tutti».&nbsp;</p> <p><a href=\"https://milano.corriere.it/notizie/lombardia/24_marzo_03/castiglione-olona-l-azienda-che-vende-occhiali-usati-e-di-plastica-riciclata-all-inizio-la-banca-non-voleva-finanziarci-ora-abbiamo-600-dipendenti-05e1b879-305f-41d6-aa3c-a14abc93dxlk.shtml\">LEGGI L'ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA</a></p>", "permalink":"il-responsabile-sostenibilita-in-azienda-tutti-cosi-nau-vince-la-sfida-del-riciclo-e-del-riutilizzo-", "imageUrl":"https://www.plasticfinder.it//documents/10181/1247345/NAU-OCCHIALI-PLASTICFINDER.JPEG/7cd8baa4-d6fc-413f-9021-78ae9a7fd057?t=1709484282208", "date":"2024-03-05T00:00:00.000Z", "categories":["NEWSLETTER","Business / e-commerce","Environment"] } , { "id":"1247270", "category":"", "title":"IMBALLAGGI, NUOVE REGOLE IN EUROPA: ORA SI RISCHIA DI ESSERE SOMMERSI DA PLASTICA RICICLATA DI DUBBIA ORIGINE", "description":"<p>La <strong>plastica riciclata</strong> non è tutta uguale. C'è quella che rispetta i più <strong>rigorosi standard</strong> di raccolta e trasformazione&nbsp;(come quella europea) e poi c'è \"l'altra\", che in tempi brevi potrebbe rappresentare un grande rischio.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>L'ALLARME DI EURIC</h2> <p>L'allarme lo lancia la<strong> Federazione europea della filiera del riciclo</strong> (EuRIC), preoccupata perché dopo l'entrata in vigore del nuovo Regolamento su imballaggi e rifiuti da imballaggio, in Europa potrebbero arrivare plastiche riciclate di qualità discutibile. Soprattutto quelle in arrivo da alcuni Paesi asiatici, <strong>\"non sempre\" in linea con le regole Ue</strong>, particolarmente stringenti in materia.</p> <p>Un problema per i consumatori, ma anche per le stesse aziende europee, che hanno investito milioni di euro per adeguarsi alle norme e ora rischiano di dover lavorare sempre più al di sotto della loro capacità produttiva.&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <h2>LA SOLUZIONE? TRACCIARE LA PLASTICA</h2> <p>Cosa chiedono quindi i riciclatori europei? La cosa più semplice del mondo, <strong>un adeguato sistema di tracciabilità</strong>.&nbsp; Per garantire – come si legge in un bell'articolo di <em>Polimerica</em> – che le importazioni «provengano effettivamente da riciclo e <strong>soddisfino condizioni minime</strong> in termini di ambiente, salute e sicurezza».</p> <p>Tracciare per <strong>spazzare via ogni dubbio</strong> sull'origine e il percorso della plastica riciclata: noi che crediamo nel valore di un servizio semplice e sicuro come&nbsp;<a href=\"https://www.certifiedrecycledplastic.com/\">Certified Recycled Plastic</a> non potremmo essere più d'accordo.</p> <p><a href=\"https://www.polimerica.it/articolo.asp?id=31400\">LEGGI L'ARTICOLO DI POLIMERICA</a></p>", "permalink":"imballaggi-nuove-regole-in-europa-ora-si-rischia-di-essere-sommersi-da-plastica-riciclata-di-dubbia-origine", "imageUrl":"https://www.plasticfinder.it//documents/10181/1246327/PLASTICA-riciclo-ue-regole.jpg/9496056c-1879-46f8-8dad-eb86e824530f?t=1709397570000", "date":"2024-03-04T00:00:00.000Z", "categories":["NEWSLETTER","Business / e-commerce","Environment"] } , { "id":"1247196", "category":"", "title":"OCSE, TRENITALIA E CONSIGLIO UE SU GREENWASHING: NOTIZIE SOSTENIBILI", "description":"<strong>Ocse, Trenitalia e Consiglio Ue su greenwashing</strong>: leggiamo le <strong>notizie sostenibili</strong> della settimana selezionate da PlasticFinder. <p>&nbsp;</p> <h2>OCSE: IL PROBLEMA NON È LA PLASTICA, MA IL CICLO DI VITA DEI PRODOTTI</h2> <p>L'Ocse ha sgombrato il campo nel rapporto&nbsp;<strong>\"Global Plastics Outlook 202</strong>2\":&nbsp;<strong>il vero problema non è tanto la plastica in sé, ma la gestione critica dei prodotti durante il loro ciclo di vita</strong>, in particolare nella fase del post consumo. Lo dice Vito de Ceglia sul supplemento&nbsp;<em>A&amp;F&nbsp;</em>di&nbsp;<em>Repubblica</em>: «Il mondo sta producendo il doppio dei rifiuti di plastica rispetto a due decenni fa, ma solo il 9% di questi rifiuti è stato riciclato, il 19% è stato incenerito, il 50% è finito in discariche controllate, il restante 22% è stato abbandonato, bruciato a cielo aperto o gettato nell'ambiente» Continuando così, la quantità di rifiuti di plastica prodotti nel mondo triplicherà, passando da 460 milioni di tonnellate del 2019 a 1,3 miliardi nel 2060. Secondo&nbsp;<strong>Plastics Europe</strong>, l'associazione europea dei produttori di materie plastiche,<strong>&nbsp;serve un piano d'azione con la sostituzione della plastica di origine fossile con quella circolare</strong>, puntando a target ambiziosi per passare dal 12% al 25% del consumo europeo di plastica circolare entro il 2030, per arrivare al 65% entro il 2050. «Per prima cosa è necessario sbloccare gli investimenti attraverso norme che ne rendano la realizzazione economicamente sostenibile per l'industria – spiega&nbsp;<a href=\"https://www.repubblica.it/dossier/economia/top-story/2024/02/20/news/plastica_circolare_sfida_da_235_miliardi-422170477/\"><strong>Lorenzo Bottinelli</strong></a>, presidente di Federchimica-Plastics Europe Italia, a de Ceglia –, poi occorre potenziare le infrastrutture e infine istituire un sistema europeo armonizzato di gestione dei rifiuti». Secondo&nbsp;<strong>Federchimica-Plastics Europe Italia</strong>, «<strong>dobbiamo migliorare il riciclo meccanico e investire su quello chimico per incrementare la circolarità della plastica</strong>, passando dall'attuale 12% al 25% di utilizzo di plastica circolare e incentivare l'utilizzo di bioplastiche e biopolimeri». Inoltre, bisogna puntare sul riciclo chimico: «Al momento, la soluzione migliore sembra essere il processo termochimico chiamato pirolisi, che trasforma i rifiuti di plastica in olio di pirolisi utilizzabile come materia prima per sintetizzare nuovi prodotti chimici o materiali con caratteristiche identiche a quelli prodotti con materie prime fossili\", sottolinea Bottinelli.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>TRENITALIA AMICA DELL'AMBIENTE: MENO EMISSIONI DI CO2 GRAZIE ALLE BOTTIGLIE IN R-PET SUI TRENI</h2> <p>Le&nbsp;<strong>bottiglie in R-PET</strong>&nbsp;<strong>fanno risparmiare a Trenitalia&nbsp;<a href=\"https://www.fsnews.it/it/focus-on/sostenibilita/trenitalia-bottiglie-r-pet-risparmio-emissioni-.html\">460 tonnellate di anidride carbonica in un anno</a></strong>, rispetto ai precedenti brick utilizzati. Facendo un paragone, tali emissioni si trasformerebbero a quelle pari alla CO2 assorbita da&nbsp;<strong>oltre 60mila alberi&nbsp;</strong>nell'arco di un anno. Oppure al risparmio idrico di circa 111mila metri cubi, vale a dire il volume di acqua necessario per riempire&nbsp;<strong>44 piscine olimpioniche. </strong>Sono dati che fanno riflettere quelli del case study frutto della collaborazione tra la&nbsp;<strong>Scuola Superiore Sant'Anna&nbsp;</strong>e la compagnia di trasporti e presentati in occasione del convegno \"<em>LCA e impronta ambientale come supporto all'ecodesign e al decision-making aziendale\"</em>. Valutare e misurare l'impronta ambientale dei prodotti lungo tutto il ciclo di vita, dunque, significa individuare tutta una serie di parametri che «devono&nbsp;<strong>accompagnare il prodotto come una carta d'identità</strong>&nbsp;in modo che i consumatori, sulla base di queste informazioni, siano guidati in una scelta consapevole» osserva&nbsp;<strong>Fabio Iraldo</strong>, professore ordinario di management alla Sant'Anna. «La sostenibilità - commenta&nbsp;<strong>Alessandro Zoratti</strong>, Direttore Strategie e Sostenibilità Trenitalia - rappresenta oggi la&nbsp;<strong>sfida più importante a livello globale</strong>. Il cammino della sostenibilità dobbiamo e vogliamo farlo insieme, facendo nostra la cultura della sostenibilità, affinché diventi parte del nostro quotidiano, riguardi i nostri modelli di consumo e i nostri stili di vita». Ben detto, avanti così.&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <h2>GREENWASHING, STRETTA DELL'UE SULLE FALSE DICHIARAZIONI GREEN: LA TUTELA DEI CONSUMATORI AL CENTRO</h2> A poco più di un mese dall'approvazione del Parlamento europeo, arriva anche l'ok del Consiglio Ue alla&nbsp;<strong>direttiva per fermare il greenwashing</strong>. Le nuove regole danno una&nbsp;<strong>stretta alle pratiche commerciali sleali o troppo vaghe</strong>, tutelando i diritti dei consumatori e proteggendoli da affermazioni \"green\" fuorvianti. Il tutto migliorando le informazioni in etichetta per aiutare&nbsp;a fare scelte circolari ed ecologiche. Il consumatore, dunque, deve essere messo nelle condizioni di poter valutare oggettivamente e consapevolmente le proprie scelte di acquisto. Ciò comporterà un&nbsp;<strong>nuovo approccio anche da parte di brand e aziende</strong>, che dovranno ideare e promuovere i loro prodotti sulla base di caratteristiche reali e comprovate. Una vera sfida, per la quale bisogna essere preparati. Noi di&nbsp;<strong><a href=\"https://www.certifiedrecycledplastic.com/\">Certified Recycled Plastic&reg;</a></strong>&nbsp;lo siamo. Ogni giorno ci impegniamo per fermare il greenwashing offrendo una&nbsp;<a href=\"https://www.plasticfinder.it/web/guest/notizie/content/read/il-futuro-degli-acquisti-e-sempre-piu-sostenibile-cresce-l-attenzione-per-tracciabilita-e-trasparenza\">soluzione innovativa dedicata alle aziende del settore alimentare</a>. Il nostro&nbsp;<a href=\"https://www.plasticfinder.it/web/guest/notizie/content/read/certified-recycled-plastic-ai-microfoni-di-rds-acquisti-green-e-consapevoli-grazie-a-tracciabilita-e-trasparenza\"><strong>sistema di tracciabilità basato sulla blockchain</strong></a>&nbsp;è in grado di digitalizzare la catena di custodia dei prodotti, fornendo ai consumatori un'informazione corretta, trasparente e verificabile in qualsiasi momento sul materiale plastico riciclato utilizzato.", "permalink":"ocse-trenitalia-e-consiglio-ue-su-greenwashing-notizie-sostenibili", "imageUrl":"https://www.plasticfinder.it//documents/10181/1247242/NEWSLETTER+%283%29.jpg/47951d0a-af6c-430a-b0c6-7cfca84dd8c6?t=1709328033000", "date":"2024-03-02T00:00:00.000Z", "categories":["NEWSLETTER","Business / e-commerce"] } , { "id":"1247169", "category":"", "title":"OCSE: IL PROBLEMA NON È LA PLASTICA, MA IL CICLO DI VITA DEI PRODOTTI", "description":"<p>L'Ocse ha sgombrato il campo nel rapporto <strong>\"Global Plastics Outlook 202</strong>2\": <strong>il vero problema non è tanto la plastica in sé, ma la gestione critica dei prodotti durante il loro ciclo di vita</strong>, in particolare nella fase del post consumo. Lo dice Vito de Ceglia sul supplemento <em>A&amp;F </em>di <em>Repubblica</em>: «Il mondo sta producendo il doppio dei rifiuti di plastica rispetto a due decenni fa, ma solo il 9% di questi rifiuti è stato riciclato, il 19% è stato incenerito, il 50% è finito in discariche controllate, il restante 22% è stato abbandonato, bruciato a cielo aperto o gettato nell'ambiente» Continuando così, la quantità di rifiuti di plastica prodotti nel mondo triplicherà, passando da 460 milioni di tonnellate del 2019 a 1,3 miliardi nel 2060.</p> <p>&nbsp;</p> <h2>THE PLASTICS TRANSITION: SOSTITUIRE PLASTICA FOSSILE CON CIRCOLARE</h2> <p>Secondo <strong>Plastics Europe</strong>, l'associazione europea dei produttori di materie plastiche,<strong> serve un piano d'azione con la sostituzione della plastica di origine fossile con quella circolare</strong>, puntando a target ambiziosi per passare dal 12% al 25% del consumo europeo di plastica circolare entro il 2030, per arrivare al 65% entro il 2050. «Per prima cosa è necessario sbloccare gli investimenti attraverso norme che ne rendano la realizzazione economicamente sostenibile per l'industria – spiega <a href=\"https://www.repubblica.it/dossier/economia/top-story/2024/02/20/news/plastica_circolare_sfida_da_235_miliardi-422170477/\"><strong>Lorenzo Bottinelli</strong></a>, presidente di Federchimica-Plastics Europe Italia, a de Ceglia –, poi occorre potenziare le infrastrutture e infine istituire un sistema europeo armonizzato di gestione dei rifiuti».</p> <p>&nbsp;</p> <h2>RICICLO MECCANICO E CHIMICO: PRO E CONTRO</h2> <p>Secondo <strong>Federchimica-Plastics Europe Italia</strong>, «<strong>dobbiamo migliorare il riciclo meccanico e investire su quello chimico per incrementare la circolarità della plastica</strong>, passando dall'attuale 12% al 25% di utilizzo di plastica circolare e incentivare l'utilizzo di bioplastiche e biopolimeri». Inoltre, bisogna puntare sul riciclo chimico: «Al momento, la soluzione migliore sembra essere il processo termochimico chiamato pirolisi, che trasforma i rifiuti di plastica in olio di pirolisi utilizzabile come materia prima per sintetizzare nuovi prodotti chimici o materiali con caratteristiche identiche a quelli prodotti con materie prime fossili\", sottolinea Bottinelli.</p>", "permalink":"ocse-il-problema-non-e-la-plastica-ma-il-ciclo-di-vita-dei-prodotti", "imageUrl":"https://www.plasticfinder.it//documents/10181/1247121/A%26F.jpg/fa3ff15b-d589-46aa-96cd-43143813bb4a?t=1709324400288", "date":"2024-03-01T00:00:00.000Z", "categories":["NEWSLETTER","Environment"] } ]